94 verbali firmati, 250mila contribuenti agevolati, fra i 20 e i 60 euro di sgravio a famiglia. Sono i numeri della contrattazione sociale in provincia di Treviso, pratica portata avanti da anni da Cgil, Cisl e Uil territoriali insieme alla sigle dei Pensionati.
La contrattazione sociale è uno strumento essenziale a servizio di parti sociali e pubbliche amministrazioni per promuovere sinergie sovracomunali e buone pratiche, analizzare i bisogni collettivi, qualificare i servizi, eliminare le disuguaglianze e diffondere un clima di benessere nelle comunità.
Per questo, annualmente, i sindacati stilano le linee guida per la piattaforma unitaria da presentare ai 94 Comuni trevigiani, base per il confronto anche con altri importanti attori della provincia per competenze specifiche (Ulss, case di riposo, Savno, Ascotrade, Aato, Mom).
Il documento è stato presentato oggi, 5 febbraio, nella sede comunale di Treviso, dai segretari generali di Spi Cgil, Cisl Fnp e Uil Uilp, rispettivamente Paolino Barbiero, Rino Dal Ben e Beniamino Gorza, con gli interventi del presidente dell’ANCI Veneto e Sindaco di Treviso Mario Conte e della presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana e vicesindaco di Cappella Maggiore Mariarosa Barazza.
Secondo Cgil, Cisl e Uil territoriali, per il 2020 la nuova Legge di Bilancio e le scarse risorse a disposizione dei Comuni devono essere oggetto di una nuova fase di discussione da affrontare insieme alle Amministrazioni comunali, per promuovere un welfare di prossimità sostenibile e rispondere ai bisogni sociali più emergenti, rimanendo nell’ambito di un sistema di relazioni sindacali costruito con successo negli anni.
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO