Dal 1 gennaio aumentano le pensioni per i trevigiani
Grazie anche alle pressioni CGIL, adeguate al costo della vita dopo 4 anni di stop
Dal 1 gennaio 2018 i pensionati trevigiani riceveranno un aumento della propria pensione. Dopo 4 anni di blocco infatti, le pensioni saranno finalmente rivalutate con un valore provvisorio dell’1,1% applicato secondo diverse fasce di reddito. L’obiettivo è stato raggiunto grazie anche all’azione della CGIL che ha sollecitato più volte il governo in tutte le sedi di dibattito, ricordando che, a causa della Legge Fornero prima e nel 2016-17 poi, non c’è stato più alcun adeguamento al costo della vita. Con la perequazione 2018, dunque, i pensionati trevigiani potranno ottenere un piccolo aumento.
Il provvedimento riguarda tutte le pensioni erogate in provincia di Treviso dall’Inps ed è ovviamente calcolato in base alle fasce di reddito. Chi percepisce trattamenti fino a tre volte il minimo otterrà il 100% dell’aumento e potrà dunque notare un aumento fino a 16,56 euro lordi mensili in base al percepito. Per le pensioni da tre a sei volte il trattamento minimo la percentuale diminuirà, garantendo comunque un aumento in perequazione equilibrato. Somma assorbita nei primi due mesi dell’anno dal recupero dello 0,1% pagato in più nel 2015.
Nella Marca Trevigiana, su un totale di 247.814 pensioni percepite, la quota di chi ottiene fino a tre volte il minimo consentito supera l’83% del totale. Il provvedimento dunque è di aiuto, seppur minimo, alla grande maggioranza dei pensionati trevigiani.
“Il sistema pensionistico necessita di una profonda revisione - spiega il segretario generale dello SPI CGIL Treviso, Paolino Barbiero - ci sono voluti anni di battaglia sindacale per ottenere quanto era giusto e garantire ai nostri anziani una pensione più dignitosa, non è possibile dunque ritrovarci ancora a dover lottare perché il Governo ha alzato ulteriormente l’età pensionabile, specie quella delle donne che risulta così essere la più alta d’Europa. Aumentare le pensioni è solo l’inizio – aggiunge Paolino Barbiero -, perché la vera soluzione è la solidarietà tra le generazioni: investire sui giovani e garantire loro un lavoro stabile - con la prospettiva di una pensione - congiuntamente all’adeguamento delle pensioni è la soluzione per mantenere il sistema in equilibrio. I pensionati trevigiani potranno, nel 2018, finalmente vedersi riconosciuto un aumento adeguato al costo della vita, anche se inizialmente sarà assorbito dal recupero 2015. È però il momento di guardare al sistema pensionistico abbattendo i privilegi ancora presenti - incalza Barbiero -. Che sia impegno di chi si candida a guidare il Paese, anche qui nella Marca, a mettere mano alle ingiustizie”.
Ufficio Stampa
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO