Ultimo aggiornamento, 02/04/2024 ore 17:20
Dal 1° marzo 2024 chi è già beneficiario di AUU non deve presentare nuova domanda, necessaria invece in tutti gli altri casi (nuovi beneficiari, ex beneficiari di RdC che non hanno nel frattempo presentato domanda, domande non più attive, ovvero decadute, respinte, revocate, rinunciate), ma è tenuto a comunicare eventuali variazioni. Anche per il 2024 è previsto l'adeguamento degli importi e delle soglie ISEE all'indice ISTAT, che verrà comunicato nei prossimi mesi, e vengono confermate al momento le maggiorazioni già introdotte. Per ricevere l'importo corretto e per tutte le mensilità spettanti è comunque sempre necessario richiedere l'ISEE entro il 30/06/2024.
Per rinnovare l'ISEE e/o presentare nuova domanda, scarica Elenco documenti per DSU e ISEE 2024 e fissa un appuntamento al CAAF CGIL: chiama il numero unico 0422 4091 - tasto 2, scrivi una mail a caaftv.treviso@cafveneto.it oppure utilizza WhatsApp al numero 0422 4091 o l'App gratuita digitaCGIL.
Per inoltrare la comunicazione di variazioni su domande già accolte e in corso di validità, fissa un appuntamento al Patronato INCA, chiama il numero unico 0422 4091 - tasto 3 o i numeri delle sedi, consultabili a questo link
Dal 1° marzo 2024 è erogato in automatico dall'INPS ai nuclei che hanno presentato domanda, accolta e in corso di validità, nel periodo gennaio 2023-febbraio 2024. É obbligatorio:
Deve presentare domanda di AUU, corredata da un ISEE in corso di validità per ricevere l'importo corretto (diversamente verrà erogato l'importo minimo):
Presentando domanda entro il 30 giugno 2024 l’AUU sarà riconosciuto dal mese di marzo, altrimenti dal mese successivo alla domanda.
L’importo dell'AUU varia in base al valore dell’ISEE, ovvero si riduce al crescere del valore dell'ISEE, e sono previste varie maggiorazioni:
Per beneficiare dell'AUU in misura piena l'ISEE deve essere pari o inferiore a 15mila €* (*importo 2024: 17.090,61 €), con l'importo che si riduce via via fino al minimo in assenza di ISEE o per ISEE fino a 40mila €* (*importo 2024: 45.574,96 €).
Maggiorazioni in base alla composizione del nucleo:
Maggiorazioni in presenza di figli disabili:
Fino a febbraio 2025 è inoltre prevista una quota di maggiorazione forfettaria**, transitoria e a scalare, a compensazione dell’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’assegno unico dovesse risultare inferiore alla somma dei valori teorici dell’assegno al nucleo familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente.
Gli aumenti sono in pagamento da febbraio 2024, mensilità in cui è stato conguagliato anche l'importo di gennaio.
L’Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico per le famiglie, che spetta per ciascun figlio, dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni di età (per i maggiorenni, in presenza di determinati requisiti) e senza limiti di età in caso di disabilità.
L’importo varia in base alla condizione economica del nucleo familiare, determinata sulla base di ISEE valido, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. In assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia prevista viene riconosciuto solo l'importo minimo.
L’Assegno è definito Unico, perchè finalizzato alla semplificazione e al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e Universale, in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia determinata per legge (soglia ISEE di 40.000 €, soggetta a rivalutazione annuale ISTAT).
Con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico e Universale, da marzo 2022 sono state abrogate e assorbite dall'AUU le seguenti misure:
L’AUU, invece, è compatibile con l’Assegno di Maternità dei Comuni, e non assorbe né limita gli importi del Bonus Nido.
L’assegno Unico e Universale è riconosciuto ai nuclei familiari:
Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio il richiedente (genitore) deve essere congiuntamente in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:
L’AUU spetta a prescindere dalla condizione lavorativa (lavoratore dipendente pubblico o privato, autonomo, iscritto alla gestione separata, disoccupato o incapiente).
Per le domande accolte, l’AUU è corrisposto mensilmente dall’INPS e accreditato su conto corrente bancario o postale o tramite bonifico domiciliato, e non in busta paga.
L'AUU è erogato al richiedente o, anche con richiesta successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale. In fase di compilazione della domanda il genitore richiedente può scegliere l'accredito al 50% indicando le modalità di pagamento prescelte anche con riferimento all’altro genitore (es. IBAN dell’altro genitore) oppure quest'ultimo può provvedervi autonomamente accedendo con le proprie credenziali alla domanda del richiedente (in questo caso il pagamento della quota al secondo genitore decorre da quando la scelta viene stata comunicata all’INPS).
In caso di affidamento esclusivo, in mancanza di accordo l’assegno è corrisposto al genitore affidatario. Tenuto conto che non è possibile verificare i contenuti dell’accordo tra i genitori, la corresponsione del 100% dell’importo spettante al genitore affidatario deve essere confermata anche dall’altro genitore accedendo con le proprie credenziali alla domanda. In assenza di tale validazione il pagamento verrà erogato al genitore affidatario richiedente nei limiti del 50% dell’importo complessivamente spettante.
In caso di nomina di un tutore o di affidatario (legge 4 maggio 1983, n. 184), l’assegno è erogato al tutore o affidatario nell’interesse esclusivo del tutelato o del minore in affido familiare.
L’Assegno Unico e Universale non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF e non rientra tra i trattamenti assistenziali considerati per determinare il reddito familiare. L’AUU è compatibile con eventuali altre misure economiche a favore dei figli erogate da Regioni, Province autonome ed Enti Locali e con il Reddito di Cittadinanza, nei termini e secondo i vincoli indicati.