L'ultimo saluto a Renzo Zanata
Venerdì scorso la commemorazione e il saluto all'uomo delle Tutele e dei Diritti previdenziali
Il 14 dicembre, con l’Auditorium stracolmo, la CGIL e gli amici hanno voluto rivolgere un saluto carico di affetto a Lorenzo Zanata, venuto a mancare improvvisamente la mattina del 19 novembre. Renzo, come tutti l’hanno sempre chiamato, dopo aver lavorato per 35 anni all’INCA, nel 2005 era entrato a far parte dello SPI. La squadra, i colleghi, i recapitisti e i tanti pensionati che ogni giorno accoglieva alla sua scrivania ne hanno sempre apprezzato le indiscutibili competenze, ma anche la grande passione per il lavoro e l’animo composto, da vero signore.
Una cerimonia sobria, condivisa con la famiglia, durante la quale è stato anche presentato il progetto di una Fondazione che metta a diposizione delle borse di studio per giovani ricercatori impegnati sui temi della previdenza e delle sue evoluzioni. Una sorta di ideale staffetta generazionale a cui Zanata aveva tante volte espresso il desiderio di volersi dedicare. Perché le normative e le pile ben ordinate di circolari, le tabelle ministeriali e i calcoli complicati erano il suo pane quotidiano e gli piaceva, con le sue dispense o gli articoli redatti per questo giornale, cercare di trasmettere il suo sapere.
Dopo essere stato dipendente della ditta del tessile San Remo di Caerano di San Marco, Renzo, infatti, ha passato oltre 50 anni a respirare l’aria del Sindacato. Entrato all’INCA nel 1970 come operatore, è diventato dapprima responsabile del Patronato nel comprensorio di Treviso e poi, nel 1983, direttore del provinciale dell’INCA CGIL. Dopo 22 anni, quando è andato in pensione, ha deciso di unirsi allo SPI, dove ha proseguito tenacemente il suo impegno nel campo delle tutele e dei diritti previdenziali, entrando inoltre a far parte nel 2006, e fino alla sua scomparsa, del Comitato provinciale INPS di Treviso, che ha anche presieduto dal giugno 2010 al luglio 2014.
Un campo - quello della tutele e dei diritti previdenziali - che Renzo ha coltivato per tutta una vita, approfondendo sempre di più la materia a livello normativo, arrivando lì dove pochi riuscivano ad addentrarsi e diventando un esperto riconosciuto da tutti, capace di tessere relazioni con i soggetti istituzionali del territorio, e non solo, che gli hanno sempre dimostrato massimo rispetto. Perché dietro ai numeri e alle norme Renzo ha sempre visto vite intere, fatte di lavoro e di impegni familiari, persone da tutelare, difendere e sostenere. Aveva una passione smisurata per il fare e il fare bene, un fuoco vivo contraltare dei suoi modi pacati e riguardosi. Con il risultato che i frutti di quel campo, coltivato così bene, si sono tradotti in benefici per migliaia di lavoratori e pensionati e in una presenza nel Sindacato che oggi, nonostante la mancanza e la tristezza, verrà sempre ricordata.
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO