Lunedì 4 dicembre alle ore 11.30 l’assemblea aperta, promossa dallo SPI insieme a CGIL e SUNIA, con tutti gli inquilini delle case popolari, di fronte all’ATER di Treviso in via D’Annunzio
Alloggi ERP, lo SPI trevigiano si mobilita contro i termini di presentazione dell’ISEE
Paolino Barbiero: “I residenti ATER, molti dei quali anziani, rischiano, pur avendone i requisiti, di vedersi togliere l’alloggio a causa della nuova normativa regionale”
Tensione ai centri di assistenza fiscale CAAF e al sindacato pensionati della CGIL. Questo è il risultato della nuova normativa regionale in materia di assegnazione di alloggi dell’ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), varata a inizio novembre, che impone agli assegnatari, entro il termine del 15 dicembre, la produzione del modello ISEE per l’anno 2017 al fine della verifica dei requisiti per la permanenza nell’alloggio.
Oltre a non rispettare le norme dello Statuto del Contribuente, che consentono al contribuente 60 giorni di tempo per adempiere agli obblighi delle nuove leggi in materia fiscale, la Regione del Veneto non mette gli assegnatari di case popolari e i centri di assistenza fiscale, nelle condizioni di produrre la documentazione necessaria, entro il termine previsto. “Un forte disagio per i trevigiani, in particolare per i più anziani, che alloggiano nei 4.800 appartamenti dell’ATER e che rischiano di vedersi togliere la casa pur avendone i requisiti - tuona Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso -. Per questa ragione, lunedì 4 dicembre alle ore 11.30, invitiamo tutti gli inquilini, insieme alla CGIL e al SUNIA, a partecipare, di fronte alla sede dell’ATER di Treviso in via D’Annunzio, all’assemblea aperta per esprimere questo disagio e chiedere un immediato intervento correttivo da parte della Regione del Veneto”.
Treviso, 2 dicembre 2017
Ufficio Stampa
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO