Cesana Malanotti, Barbiero risponde a Benazzi: “Non sia da sponda alla politica”
SPI CGIL: “Guardare avanti, la richiesta dei posti letto intercetta i bisogni della comunità”
L’appello: Subito una conferenza di programma con tutti i soggetti interessati
“I posti letto che il Cesana Malanotti chiede e vuole programmare sono funzionali a rispondere a un bisogno di assistenza di un territorio dove la popolazione anziana cresce progressivamente molto di più che in tutto il resto della nostra provincia”. Questa la risposta di Paolino Barbiero, segretario generale del sindacato dei pensionati della CGIL di Treviso, al dg dell’ULSS 2 Benazzi.
“Forse Benazzi, che ricostruisce le richieste di incremento di posti letto, 20 per la precisione, non si è accorto della grave situazione che al Cesana ha determinato il cambio dei vertici. Il nuovo corso della struttura vittoriese sta mettendo in piedi inediti percorsi di riordino che non possono non prendere in considerazione il bisogno di assistenza della comunità. Una comunità con un indice di invecchiamento pari a 23%, rispetto al 21% della media provinciale, e che conta quasi 50mila over 65”.
“Mi chiedo se questa posizione di Benazzi non faccia sponda alle polemiche sollevate da esponenti della politica - attacca Paolino Barbiero -. Se proprio al recente passato si deve guardare, Benazzi farebbe bene a considerare un PSSR prorogato perché in buona parte non attuato, alla mancata attivazione degli ospedali di comunità per la gestione delle post acuzie, alla domiciliarità che non decolla, alle lunghe liste di attesa per entrare in casa di risposo, all’incapacità dei nostri anziani, ma anche delle persone con disabilità, di sostenere le rette giornaliere, che sul territorio dell’ex ULSS 7 vengono coperte da 1.169 impegnative a fronte dei 1.326 posti letto oggi esistenti”.
“Serve allora iniziare a ragionare di assistenza in modo diverso e comprendere la necessità di un serio intervento di revisione del sistema delle impegnative - sottolinea Barbiero -. Grazie a una visione complessiva solo l’ULSS può prendere in carico tali aspetti e portarli anche all’attenzione del legislatore regionale; non può certo demandare ai centri di servizi la responsabilità di scelte strategiche. Questi hanno il compito, invece, di intercettare i bisogni, e le richieste del Cesana vanno proprio in questo verso. Sarebbe bene, dunque - conclude Barbiero -, superare le polemiche, e mettere in calendario quanto prima una conferenza di programma con tutti i soggetti coinvolti e portatori di interesse”.
Treviso, 23 giugno 2017
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO