L’allarme dello SPI CGIL: Manca una mappatura delle strutture non convenzionate con la Regione
Case di riposo, Barbiero: “L’insufficienza di impegnative distorce il sistema assistenziale”
Il segretario generale dei pensionati: “Per salvaguardare la salute degli anziani bisogna uscire dalla guerra delle rette e trovare un equilibrio che risponda ai bisogni crescenti della popolazione anziana della Marca”
La vicenda che ha coinvolto la residenza per anziani Casa Leonardo di Villorba è solo la punta dell’iceberg. Il sistema dell’assistenza agli anziani è datato e non riesce a dare risposte adeguate a una situazione complessa ed estremamente diversificata rispetto al passato. A sollevare il problema Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso, che entrando nel merito del sistema socio-sanitario della Marca, ne rileva le criticità e i rischi per la salute di una popolazione che invecchia sempre più e che pertanto avanza sempre maggiori di bisogni assistenza, bisogni che il costante e progressivo allungarsi delle liste d’attesa per i posti letto con impegnativa di certo non soddisfa, ma anzi, aggrava.
“In provincia - spiega il leader dei pensionati della CGIL trevigiana -, le 45 strutture convenzionate, che gestiscono 53 sedi sul territorio, sono autorizzate per un totale di 5.094 posti letto per anziani non autosufficienti. Ma la Regione Veneto, pur avendo a suo tempo individuato un fabbisogno di 4.677 posti, ha assegnato alla Marca solo 4.159 impegnative di residenzialità, determinando così un disavanzo di oltre 900 posti che, esclusi dal contributo pubblico, sono accessibili solo tramite retta privata. Così, anche coloro che ne hanno diritto perché in possesso dei requisiti della SVAMA, ovvero della Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell'Anziano che individua il grado di non autosufficienza, non possono far altro che aspettare che la lista di attesa si sblocchi o, se le finanze glielo permettono, sborsare oltre duemila euro al mese per un posto fuori convenzione”.
“Le impegnative - ribadisce Paolino Barbiero - non soddisfano completamente il fabbisogno e sono nettamente inferiori ai posti letto disponibili nelle strutture. È un meccanismo, quello dei posti senza impegnativa, che distorce il sistema, creando danni alle famiglie, da un lato, e alle case di riposo dall’altro. Nei fatti, agli anziani non autosufficienti che non riescono a sostenere per intero il costo della retta giornaliera, anche se soli o all’interno di famiglie impossibilitate ad accudirli, non resta che il limbo della graduatoria, con evidenti rischi per la loro salute. L’altra faccia della medaglia sono le strutture convenzionate che, strette tra i vincoli normativi e la corsa per accaparrarsi gli ospiti con impegnativa, “svendono” i posti rimasti liberi incamerando però attorno al 30% in meno di retta. Operazione che alla lunga genera ripercussioni sui bilanci e, dunque, sulla qualità dei servizi. Il problema vero è che, purtroppo, anche quando un anziano ancora autosufficiente accede a una struttura come Casa Leonardo, il passaggio alla non autosufficienza arriva presto, senza che nel frattempo i suoi bisogni assistenziali siano opportunamente presi in carico. Non è un caso che, spesso solo dopo un ricovero ospedaliero e seguendo la trafila delle liste d’attesa, queste persone vengano poi accolte negli idonei centri che rispettano gli standard previsti per la loro condizione - aggiunge Barbiero”.
“Per questo motivo - conclude Barbiero -, da un lato è necessario che la Regione intervenga per aumentare il numero delle impegnative assegnate alle strutture convenzionate e che, allo stesso tempo, individui gli strumenti per garantire una maggiore flessibilità ai posti vincolati all’autosufficienza; dall’altro, oltre alle poche realtà storiche e comunali note, manca una mappatura completa delle residenze per autosufficienti, ovvero di ciò che è fuori dall’accreditamento regionale. Solo in questo modo sarà possibile esercitare un controllo sulle strutture, anche per evitare spiacevoli situazioni, e mettere in equilibrio il sistema”.
Treviso, 7 giugno 2017
Ufficio Stampa
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO