Il Sindaco Rampin: "Se noi amministratori dobbiamo diventare referenti nei processi di aggregazione dei servizi e di localizzazione delle strutture intermedie,
anche sanitarie e assistenziali, al Sindacato compete alimentare un dialogo tra le parti sul merito delle scelte e sulla definizione delle alternative possibili".
Firmato l'accordo Comune-Sindacati su Fisco e sociale.
Il segretario generale Spi Cgil: "Con 30 Amministrazioni abbiamo già avviato un percorso di dialogo e consulenza che toccherà entro fine anno tutti i Comuni della Marca.
Prendiamo in esame i bilanci per orientare gli interventi dei Sindaci rispetto alla fiscalità locale, ai servizi e alla spesa sociale".
"È il primo dei verbali che confidiamo di sottoscrivere da qui a fine settembre tra Comuni e Sindacati spiega Paolino Barbiero, segretario generale Spi Cgil di Treviso sono accordi che nascono dal primo giro di incontri fatti da gennaio ad oggi in 30 Municipi della provincia. Un'attività di contrattazione che, alla luce dell'imminente scadenza del 31 luglio, termine entro il quale i Comuni devono approvare i bilanci preventivi 2014, andrà in questi mesi ad intensificarsi".
"Oggi più che mai è necessario ricercare insieme soluzioni organizzative che contengano le spese di gestione, evitando di pesare ulteriormente sulle famiglie trevigiane continua Paolino Barbiero -. Per questa ragione è massima l'attenzione che poniamo ai bilanci comunali, al fine di comprendere i margini entro i quali poter contenere il peso del fisco locale, adottare una maggiore progressività e andare verso l'omogeneizzazione dei servizi sull'intero territorio provinciale. Con gli amministratori locali aggiunge Barbiero stiamo, infatti, tracciando un percorso di dialogo e di consulenza che prenda in esame anche l'aspetto delle esenzioni e agevolazioni, a tutela della fascia più debole della nostra società. Ci auguriamo che diventi una prassi collaborativa vincente per costruire percorsi e soluzioni territoriali comuni".
Le delegazioni sindacali guidate da Paolino Barbiero e Luciano Capovilla, segretario Lega Spi Cgil Montebelluna, e da Mario De Nardi, responsabile Fnp Cisl di zona, ribadiscono la necessità di rendere più omogenee, oltre all'insieme delle prestazioni comunali, anche le imposte applicate dai Comuni del comprensorio, con l'obbiettivo principale di contenere e ridurre la pressione fiscale a livello locale e di semplificare il pagamento dei tributi con particolare riferimento alle modalità di applicazione della addizionale comunale IRPEF, della IUC (IMU-TASI-TARI), e all'adozione dell'ISEE per le agevolazioni ed esenzioni relative all'erogazione dei servizi comunali, anche a quelli in convenzione con soggetti privati. In particolare, per quanto riguarda l'addizionale comunale IRPEF, che nel Comune di Crespano per il 2014 rimane quella già prevista, nella misura pari allo 0,25% senza previsione di scaglioni di reddito o fasce esenti, le OO.SS. ribadiscono la proposta di esentare dall'addizionale i redditi fino a 15mila euro e di modulare la progressività per tutte le altre fasce. Rispetto all'IMU l'Amministrazione comunale ha deliberato, anche in ragione della contrattazione portata avanti dai Sindacati, per le prime case in fascia A1-A8-A9 aliquota del 0,4% con detrazione fissa di 200 euro, per gli altri fabbricati lo 0,85%; per le aree edificabili 0,85% e aliquota zero per i terreni agricoli e per i fabbricati strumentali all'agricoltura. Le OO.SS. ritengono e suggeriscono all'Amministrazione di Crespano che per le seconde case date in comodato gratuito ai familiari di primo grado sia applicata un'aliquota pari a quella della prima casa e per le persone con la residenza in casa di riposo non venga chiesta l'IMU sulla prima casa non abitata. Anche sulla partita della TASI l'Amministrazione comunale ha accolto e fatto propria l'istanza delle Parti Sociali di contenere il carico fiscale. La Giunta ha fissato l'aliquota per le abitazioni principali l'aliquota del 0,15% (di cui a carico eventuale affittuario 30%); per gli altri fabbricati esclusi quelli produttivi classificati nella categoria catastale D 0,1%; per le aree edificabili 0,1%; per i fabbricati rurali strumentali all'agricoltura e per i fabbricati produttivi classificati nella categoria catastale D 0,0%. Inoltre, l'Amministrazione comunale ha previsto per le abitazioni principali e quelle equiparate con un unico occupante, di età pari o superiore ai 65 anni, la detrazione nella misura massima di 50 euro o fino a concorrenza dell'importo dovuto; per ogni figlio di età inferiore a 26 anni che dimora abitualmente e risiede anagraficamente nell'abitazione, detrazione di 50 euro, fino ad un massimo di 400 euro. Per il pagamento dell'imposta, fissando un appuntamento i cittadini di Crespano potranno essere assistiti dal Comune senza un aggravio di spesa. Inoltre, per contenuti e motivati ritardi nel pagamento l'Amministrazione non applicherà sanzioni sui contribuenti.
Amministrazione e Sindacati hanno convenuto e sottoscritto che i risultati in termini di recupero di risorse una tantum e strutturali vanno destinate ai servizi sociali e alla riduzione dell'addizionale IRPEF a carico dei cittadini. Così come il recupero di nuove entrate derivanti dalla lotta alla evasione fiscale, attraverso accordi con l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza e l'estensione dell'applicazione del nuovo ISEE, previo confronto con le OO.SS. sarà finalizzato a garantire l'accesso ai servizi sociali. L'Amministrazione comunale informa che nel bilancio di previsione per il 2014 gli stanziamenti della funzione sociale sono previsti complessivamente per 453.619 euro circa, pari al 21,42% delle spese correnti e che verranno destinati in particolare all'integrazione delle rette per i non autosufficienti in casa di riposo (euro 68.000)."La programmazione regionale avviata con il nuovo PSSR 2012-2016 contiene una forte scommessa sulla cosiddetta sanità territoriale afferma Annalisa Rampin - portare il diritto alla salute dei cittadini fuori dall'ospedale è una strategia condivisibile solo a condizione che tutti i processi di attivazione delle risorse territoriali siano programmati nell'ambito di un coinvolgimento di tutti i portatori di interessi a partire dai Sindaci. Il rischio di una interpretazione ospedalocentrica nel delicato processo di cambiamento va esorcizzato e contrastato mettendo in campo il ruolo insostituibile di responsabile della salute pubblica del Sindaco. Se noi amministratori dobbiamo diventare referenti nei processi di aggregazione dei medici di medicina generale, di localizzazione delle strutture intermedie (ospedale di comunità, unità riabilitative e hospice) aggiunge la Rampin - al Sindacato compete alimentare un dialogo tra le parti sul merito delle scelte e sulla definizione delle alternative possibili".
Visto l'alto numero di persone anziane presenti nell'area, relativamente al campo socio-sanitario e assistenziale, le OO.SS. richiedono, e l'Amministrazione concorda nell'impegnarsi per la qualificazione delle attività ambulatoriali specialistiche e la costituzione delle attività di medicina di base associata/integrata H12 o H24, mantenendo comunque il presidio medico nelle frazioni, e di verificare costantemente le condizioni di vita delle persone anziane. A tale scopo va costruito il necessario rapporto con ULSS e le Case di riposo (Centro Servizi) presenti nel territorio, per garantire gli interventi a garanzia della domiciliarità, tra l'altro, con l'attivazione dei pasti caldi, dei trasporti, dell'assistenza infermieristica e il sostegno per il disbrigo delle pratiche burocratiche e amministrative. Per i servizi domiciliari assistenziali vengono destinati 53.800 euro e per i servizi all'infanzia, compresi asili nido e scuole materne 38mila euro.