Paolino Barbiero: "Bene quei Comuni che mantengono l'aliquota base e uniforme per prima e seconda casa.
Vanno modulate con attenzione le detrazioni per non generare disparità tra i contribuenti".
Tasi, lo SPI chiede un incontro con l'Associazione dei Comuni.
Il Segretario generale: "I cittadini rischiano di pagare di più di quanto pagavano per l'Imu. Questa fiscalità impazzita e le lentezze dei Comuni si scaricheranno inevitabilmente sui Caaf".
"Nel caos della fiscalità locale, ogni Municipio può decidere le aliquote che vuole e declinare le svariate detrazioni a seconda di come intende calmierare l'imposizione tenendo conto dei diversi profili dei contribuenti. Se il Governo con la proroga ha deciso di andare incontro da un lato alle esigenze determinate dal rinnovo dei consigli comunali ha sottolineato Paolino Barbiero ci aspettiamo che gli amministratori locali percorrano la strada dell'omogeneità e dell'equità sull'intero territorio della Marca, e che garantiscano ai contribuenti certezza sugli adempimenti fiscali".
"Infatti ha spiegato Barbiero solo mantenendo l'aliquota tra l'1 e l'1,5 per mille sia sulla prima casa che sulle altre abitazioni i trevigiani non pagheranno in più rispetto alla vecchia Imu. Sono diversi gli amministratori che su questa impostazione, relativamente all'applicazione della Tasi, hanno raccolto le istanze del Sindacato, che chiede oltre all'uniformità, massima attenzione sul fronte delle detrazioni. Detrazioni che, attraverso la presentazione del modello ISEE, dovranno essere modulate per reddito e tenendo conto dei figli a carico. L'utilizzo dell'indicatore permetterà di verificare puntualmente anche i casi di ingenti patrimoni e redditi bassi, funzionando da deterrente per furbizie e forme di evasione fiscale".
"Stando a questa situazione di totale caos trovo tuona Barbiero che non ci sono le condizioni adeguate che mettono il contribuente nella possibilità di pagare correttamente il dovuto entro i termini. Inoltre, la maggioranza dei contribuenti, in particolare i proprietari di seconde case, vive nell'incertezza a causa delle lentezze dei Comuni, dovute alle elezioni comunali, che nella nostra provincia riguardano 57 Municipi. Ad oggi è materialmente impossibile che i Comuni riescano a mutare per tempo quest'ordine di cose. Questo ingorgo ha aggiunto Barbiero si scaricherà sui Caaf già impazziti nel solo tentativo di impostare il lavoro e andare incontro alle esigenze degli utenti. Cittadini che, oltretutto, dovranno inevitabilmente sborsare anche per un servizio contabile che consenta loro di pagare correttamente e nei tempi stabiliti la tassa".
"Alla luce di tutto questo e delle tante contraddizioni che fanno capo alla Tasi, per certi versi foriera di incostituzionalità ha concluso Barbiero chiediamo urgentemente un incontro con l'Associazione dei Comuni della Marca, perché, come farà il Sindacato in sede di contrattazione sociale, inviti Sindaci e Amministratori a non oltrepassare l'1,5 per mille di aliquota, a prestare attenzione alla modulazione delle detrazioni e a considerare il rischio evasione. Inoltre, chiediamo che ai cittadini che dovranno pagare la Tasi entro il 16 giugno, i Comuni interessati non applichino sanzioni per ritardi che stiano comunque entro la scadenza del 16 settembre. L'incontro servirà poi a gettare le basi di eventuali convenzioni tra i Comuni e i Caaf per il 2015 o quantomeno prevedere che i Municipi abbiano la capacità di strutturare le loro anagrafiche così da evitare che i contribuenti paghino oltre il tributo un ulteriore somma derivante dal servizio di calcolo".