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Medicine integrate, Sindacati: “A nord di Treviso mancano le strutture per accoglierle”

Comunicati Spi - 11/10/2016

COMUNICATO STAMPA UNITARIO
SPI CGIL – FNP CISL

 

L’appello: azione in grande ritardo, si applichi il PSSR potenziando le strutture territoriali
Medicine integrate, Sindacati: “A nord di Treviso mancano le strutture per accoglierle”
Le sigle dei pensionati di CGIL e CISL: “Si riorganizzi anche il servizio di continuità assistenziale”

 

“Una riorganizzazione più volte richiesta e auspicata dal Sindacato e che rispetto ai bisogni del territorio arriverà in pesante ritardo e senza ancora quel supporto indispensabile dato dagli ospedali di comunità”. Così i Sindacati dei pensionati di CGIL e CISL, dopo aver appreso a mezzo stampa l’avvio, nei prossimi mesi, di alcune medicine di gruppo integrate che per l’area a nord di Treviso riguarderanno le realtà di Ponzano, Maserada e Villorba.

“Se da un lato la riorganizzazione dei medici di medicina generale, con l’inserimento di strumentazioni e professionalità, se adeguatamente finanziate, sarà utile per evitare un uso improprio del pronto soccorso, dall’altro – spiegano Orlando Borghetto e Renato Masini, rispettivamente responsabili di zona Treviso nord per CGIL e CISL - la mancanza di luoghi dove sia possibile praticare la continuità assistenziale lascia un grande vuoto programmatico nonché inalterato il disagio di quanti, superata la fase acuta, necessitano di terapie di riabilitazione, così da doversi rivolgere a strutture a pagamento”.

“Pur esprimendo una positiva valutazione sulla riorganizzazione dei medici di medicina generale – aggiungono Borghetto e Masini - siamo a richiedere che quanto prima si applichi tutto quanto previsto dal piano sanitario regionale 2012-16 in termini di potenziamento delle strutture territoriali e che nel riorganizzare il servizio si parta non solo dalle esigenze degli operatori ma anche da quelle dell’utenza e delle comunità”.

“In quest’ambito riteniamo ormai improrogabile anche la riorganizzazione del servizio di guardia medica (medicina continuità assistenza) a nord di Treviso – concludono i Sindacati -, prevedendo in particolare anche una collocazione più baricentrica rispetto all’area che va da Carbonera a Spresiano, oggi situata nel territorio di quest’ultimo Comune”.


Treviso, 11 ottobre 2016

 

Ufficio Stampa