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Lotta all’evasione, Barbiero: “Crollano le risorse recuperate”

Comunicati Spi - 04/11/2015

COMUNICATO STAMPA

 

 

I Comuni trevigiani fanalino di coda nella lotta all’evasione fiscale in Veneto: lo scorso anno 30mila euro in meno rispetto al 2013
Lotta all’evasione, Barbiero: “Crollano le risorse recuperate”
Il segretario generale SPI CGIL: “Qualora le risorse recuperate fossero dedicate al sostegno dei redditi delle fasce deboli, il contrasto all’evasione fiscale si configurerebbe non solo come ripristino della legalità ma altresì come forte segnale di giustizia sociale”

 

Il sito del Ministero dell’Interno ha pubblicato l’elenco dei Comuni che nel 2014 hanno partecipato al contrasto dell’evasione fiscale e contributiva e le conseguenti somme spettanti, ovvero le maggiori entrate erariali riscosse grazie alla loro attività di accertamento. I dati 2014 rielaborati dallo SPI CGIL di Treviso disegnano un quadro sconfortante, addirittura peggiorato rispetto al 2013, a conferma del disinteresse che la maggioranza delle Amministrazioni Comunali trevigiane ha verso queste azioni di legalità. Passano, infatti, da 74.620 euro nel 2013 a 45.590 euro nel 2014 le risorse recuperate a livello provinciale.

Il Veneto, tra i due anni presi in esame, ha registrato un’impennata delle entrate provenienti dalla lotta all’evasione fiscale condotta grazie ai Comuni che, passando dai 588.470 euro del 2013 al 1.126.350 euro del 2014, sono più che raddoppiate. Nel quadro regionale, tolta la provincia di Padova che segna una lieve flessione al ribasso (da 282.440 euro nel 2013 a 280.430 euro dello scorso anno) e quella di Belluno dove tale attività è praticamente inesistente (solo 100 euro nel Comune di Livinallongo Col Lana nel 2013), nelle altre quattro province le somme rimborsate crescono. In particolare Vicenza (da 76.905 a 162.646 euro), Venezia (da 26.730 a 292.170 euro) e Verona (da 126.790 a 343.376 euro).

Nel trevigiano, invece, anche l’inserimento di nuovi Comuni nell’elenco dei “virtuosi”, come Breda di Piave, Cison di Valmarino e Oderzo, non ha frenato il crollo delle cifre. Nel dettaglio: sono state appena otto le Amministrazioni Comunali della Marca che nel 2013 hanno condotto attività di accertamento e segnalazione di illeciti. Di queste, Conegliano e Monastier hanno recuperato ciascuna somme attorno ai 28mila euro, Paese e Ponzano 8mila cadauna, Carbonera circa 2.500 euro, mentre le restanti tre - Montebelluna, Preganziol e Susegana - sono tutte ben allineate sotto la soglia dei mille euro. La situazione peggiora nel 2014: infatti, dieci Amministrazioni hanno promosso le segnalazioni ai soggetti competenti, ma gli importi si sono contratti notevolmente. Solo Carbonera e Preganziol incrementano le somme rimborsate (arrivando rispettivamente a quasi 18mila euro l’uno e a 2mila l’altro Comune). E tranne Monastier, per tutte le restanti Amministrazioni, le cifre scendono molto al di sotto dei 10mila euro. Così, complessivamente, si abbassano da 74.620 euro nel 2013 a 45.590 euro nel 2014 le risorse recuperate a livello provinciale.

“Questa fotografia sulla scarsità di gettito evidenzia, a differenza di quanto sta succedendo in Veneto, il palese disinteresse delle Amministrazioni comunali trevigiane rispetto alla lotta all’evasione fiscale che - ha sottolineato Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso - è anche politica di giustizia sociale, tanto più se tali fondi venissero destinati al sostegno del reddito delle fasce deboli, proprio attraverso esenzioni e agevolazioni rispetto alla fiscalità locale”.

“Chiediamo - ha concluso Barbiero - che i Comuni veneti, e in particolare gli amministratori trevigiani, agiscano responsabilmente sottoscrivendo i Patti Antievasione, si adoperino nella lotta all’evasione, per la legalità e per ripristinare anche a livello territoriale un sistema di equità contributiva, e si impegnino a ritrovare le risorse utili a sostenere i propri cittadini in difficoltà”.

 

Treviso, 3 novembre 201

Ufficio Stampa


Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO

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