Per solo 16 comuni si applicheranno le nuove regole che non vedono coinvolti nel pagamento dell'imposta coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
Imu terreni ex-montani, esenzioni perse in 34 centri della Marca.
Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso: "Ennesimo gabello fiscale, contribuenti costretti a far le corse e a dover sostenere ulteriori costi per procedere al corretto pagamento dell'imposta. I Comuni siano flessibili
nell'applicazione delle sanzioni per eventuali ritardi e stipulino accordi con i Caaf per aiutare i cittadini. Anche l'Associazione dei Comuni della Marca trovi
un indirizzo comune a tali problematiche. Si rischia l'evasione".
Il primo appuntamento con questi nuovi criteri di applicazione e relativa esenzione è il 10 febbraio, quando i contribuenti trevigiani, non titolari delle qualifiche indicate, dovranno versare ex post l'imposta del 2014. Dopo di che la prossima scadenza è fissata a giugno per il versamento dell'acconto 2015.
I comuni trevigiani che con il cambiamento delle regole dovranno applicare l'Imu per i terreni ex montani e che fino al 2013 godevano del regime di esenzione totale sono: Asolo, Cappella Maggiore, Castelcucco, Colle Umberto, Conegliano, Cornuda, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Fonte, Giavera, Maser, Monfumo, Moriago, Pieve di Soligo, Refrontolo, S. Pietro di Feletto, Sernaglia, Susegana, Tarzo, Vidor e Volpago del Montello.
Mentre quelli dove tutto dipenderà dalla qualifica del proprietario per l'applicazione dell'esenzione sono: Borso del Grappa, Cavaso, Cison, Cordignano, Crespano, Follina, Miane, Paderno, Pederobba, Possagno, Sarmede, Valdobbiadene e Vittorio Veneto.
Infine, nei comuni di Fregona, Revine e Segusino, l'Imu non sarà dovuta poiché classificati totalmente montani e quindi esenti.
"Come Sindacato ha concluso Barbiero segnaleremo negli incontri con gli amministratori trevigiani queste criticità e avanzeremo le nostre proposte perché le somme raccolte siano, inoltre, utilizzate per offrire servizi al territorio e a sostegno dello sviluppo, anche sotto il profilo della messa in sicurezza del territorio.
Chiediamo, infine, che l'Associazione dei Comuni della Marca si faccia da regia nel trovare un indirizzo comune a tutti".