Il Sindacato Pensionati della CGIL di Treviso richiama al senso di responsabilità dei Sindaci della Marca: "Sottoscrivete i Patti Antievasione con la GdF e impegnatevi nella lotta per la legalità".
Lotta all'evasione, SPI: "8 Comuni della Marca recuperano risorse per 74.619 euro, a Monastier 6,63 euro per cittadino"
Il Segretario Generale, Paolino Barbiero: "Le somme recuperate vengano destinate a contenere la fiscalità locale a carico delle famiglie in difficoltà economiche".
Dai dati rielaborati dallo SPI CGIL di Treviso emerge una realtà preoccupante. Sul totale degli 8.090 Comuni italiani solo 514 figurano in questo elenco ed è, purtroppo, la misura del disinteresse delle amministrazioni comunali per questo tipo di attività. A livello nazionale, in rapporto a questi numeri, si distinguono solamente l'Emilia Romagna con 114 Comuni su 348 (il 32,76%) e la Toscana con 48 Comuni su 287 (16.72%). Poco sopra la media nazionale, pari a 6 ogni 100 Comuni, si collocano le regioni del Nord: Liguria con 25 Comuni su 235 (il 10,64%) e Lombardia con 136 Comuni su 1.544 (l'8,81%) e anche il Veneto, con 50 Comuni su 581 (l'8,64%). Nel territorio regionale lo sforzo congiunto di Amministrazioni Comunali e GdF ha permesso di recuperare somme per 588.472 euro. Tra le province venete i risultati migliori gli ha ottenuti Vicenza, dove sono 22 su 121 i Comuni che hanno svolto questa attività (18,18%), per un ammontare complessivo di 76.904 euro di somme recuperate, e Venezia con 4 Comuni su 44 (9,09%), con 26.730 euro recuperati. Seguono Treviso con 8 Comuni su 95 (8,42%) e 74.619 euro, Verona con 8 su 97 (8,16%) e 126.789 euro, Padova con 6 Comuni su 104 (5,77%) e ben 282.441 euro, Rovigo e Belluno, fanalini di coda, con un solo Comune per ciascuna provincia e neppure mille euro recuperati in totale.
A completamento del quadro figurano Marche (unica regione del centro sud) col 9,62% di Comuni, Umbria 6,52%, Friuli Venezia Giulia 5,96%, Sardegna 3,98% e Piemonte 3,23%. Le restanti regioni si collocano sotto il 3%, ultimo il Lazio con lo 0,79%. Non figurano in questo elenco le regioni del Trentino Alto Adige (333 Comuni) e della Valle d'Aosta (74 Comuni). Sono 8 i Comuni della Marca che hanno riscosso entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale per un totale complessivo pari a 74.619 euro. L'Amministrazione che ha ottenuto più risorse dalla lotta all'evasione è stata quella di Monastier che ha raccolto da questa attività 27.849 euro (per un pro capite pari a 6,63 euro per abitante). Segue Conegliano con 27.260 euro, dove però il pro capite si abbassa ad appena 0,77 euro per abitante. Si staccano di molto gli altri Comuni trevigiani quali Ponzano Veneto (8.438 euro, per un pro capite di 0,68 euro), Paese (7.586 euro, per un pro capite di 0, 34 euro), Carbonera (2.465 euro, per un pro capite di 0,22 euro), e soprattutto Preganziol (692 euro, con un pro capite di 0,04 euro), Susegana (230 euro, con un pro capite di 0,02 euro), infine Montebelluna con appena 100 euro. Complessivamente in provincia di Treviso il risultato della lotta all'evasione fiscale nato dal supporto delle Amministrazioni Comunali si ferma ad appena 0,09 euro pro capite."Lì dove le Amministrazioni intervengono fattivamente e congiuntamente con le forze dell'ordine, applicando gli accordi sottoscritti tra Comune e Guardia di Finanza, i risultati esistono ha affermato Paolino Barbiero, segretario generale dello SPI CGIL di Treviso . Risorse recuperate dall'evasione che, seppur limitate, per gli Enti Locali si configurano comunque necessarie per reggere la macchina amministrativa, palesemente in difficoltà. Somme ha continuato il segretario generale SPI CGIL di Treviso - che restano ancora estremamente marginali, segno di uno scarso quando non totalmente assente impegno su questo versante da parte delle Amministrazioni. Troppi pochi, infatti, sono i Comuni che hanno sottoscritto i Patti Antievasione, solo XX nella Marca e XX in tutto il Veneto".
"Soffermandosi alla realtà trevigiana ha aggiunto Paolino Barbiero salta subito agli occhi la differenza tra i 27.260 euro recuperati a Monastier, Comune che conta poco più di 4.200 abitanti, e i cento euro di Montebelluna, dove i residenti sono quasi 30.900. Nel 2012 l'Uif (Unità di Informazione Finanziaria di Bankitalia) ha pubblicato un documento relativamente alla distribuzione territoriale dell'evasione fiscale che rilevava per la regione Veneto che per ogni 100 euro versati ben 24,26 venivano evasi, con una media nazionale attestata a 38,19 euro. Se questa fotografia evidenziava il mancato gettito è facile capire quanto quei 6,63 euro pro capite del Comune di Monastier, che a occhio inesperto sembrano pochi, siano invece un importante risultato nella lotta all'evasione che ha sottolineato Barbiero è anche politica di giustizia sociale, tanto più se tali fondi vengono destinati a sostegno del reddito delle fasce deboli proprio attraverso esenzioni e agevolazioni rispetto alla fiscalità locale"."Chiediamo ha concluso Barbiero che i Comuni veneti e in particolare gli amministratori trevigiani agiscano responsabilmente e sottoscrivano i Patti Antievasione e si adoperino nella lotta all'evasione, per la legalità e ripristinare anche a livello territoriale un sistema di equità contributiva e nel ritrovare le risorse utili ad aiutare i propri cittadini in difficoltà".