Il segretario generale dello SPI CGIL commenta le dichiarazioni del sindaco di Treviso
Biscaro a Conte: “Meno pressione fiscale e più lotta all’evasione”
Tra i conti comunali emergono oltre 27 mln di euro di crediti di dubbia esigibilità
“Condividiamo l’obiettivo di garantire i servizi del sociale e per l’istruzione, per salvaguardare le fasce più fragili della popolazione residente nel capoluogo, e comprendiamo che una leva potrebbe essere quella di ritoccare le aliquote dell’addizionale Irpef comunale, confidando che non schizzi la pressione fiscale a carico del ceto medio già soggetto al caro prezzi, quello che però potrebbe contribuire a far quadrare i conti del bilancio senza operare drammatici tagli è condurre una serrata lotta all’evasione fiscale” dichiara il segretario generale dello SPI CGIL di Treviso Vigilio Biscaro a commento delle dichiarazioni del sindaco di Treviso Mario Conte in merito alla necessità di innalzare Imu e Irpef.
“Guardando alle poste in bilancio - afferma il leader dei pensionati della CGIL di Treviso - si riscontra che il fondo crediti di dubbia esigibilità al 31 dicembre è pari a ben 27.048.602 euro, l’anno precedente ammontava a 28.179.719 euro. Si tratta di risorse di grande rilievo e in un momento di ristrettezze e di oculatezza nella gestione delle casse pubbliche rappresenterebbero una boccata d’ossigeno. Non è una tirata d’orecchie - chiarisce e sottolinea Vigilio Biscaro - ma lo sprone ad attivarsi e agire per recuperare e riscuotere le imposte proprio per non dover sacrificare sociale o investimenti in opere pubbliche delle quali c’è necessità”.
“Sarebbe opportuno, e lo chiederemo all’Amministrazione comunale nel confronto di contrattazione sociale, - continua Biscaro - capire ed entrare a conoscenza di come si compone tale fondo: se impatta maggiormente la mancata contribuzione delle imposte o la mancata riscossione delle multe ad esempio. La lotta all’evasione rappresenta, ricordiamo, un dovere per garantire l’equità fiscale tra i cittadini”.
Ufficio Stampa