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COMUNICATO STAMPA SPI

Comunicati Spi - 27/04/2014

L'analisi del Centro Studi del Dipartimento Contrattazione Sociale SPI CGIL Treviso rivela l'aliquota standard (1,5‰) alla quale le Amministrazioni venete dovrebbero allinearsi.
Barbiero: "Tasse qui con un Fisco locale omogeneo ed equo".
Il Segretario generale: "La Tasi va applicata per quello che è: una service tax. Non può essere un nuovo metodo per fare cassa o per privilegiare alcune categorie". Su questo vigileremo e in caso procederemo con ricorsi. Le Amministrazioni dei capoluoghi veneti, attraverso scelte lineari e trasparenti, si facciano capofila nel creare un sistema fiscale il più omogeneo possibile che rispetti i principi di equità".

"Le tasse locali restino al territorio". Con queste poche parole Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso, dichiara di condividere la proposta e la battaglia dei Sindaci dei capoluoghi veneti per trattenere le risorse derivanti dalla fiscalità locale.
"Si eviterebbero inutili passaggi e dispendiose complicazioni burocratiche che rallentano se non ostacolano l'azione delle Amministrazioni Comunali, che vivono ormai nell'incertezza e nella ristrettezza finanziaria.
Al contempo, si metterebbero in sicurezza i bilanci dei Comuni – spiega Paolino Barbiero. Soprattutto la partita relativa alla nuova imposta sui servizi indivisibili gioca in questo momento un ruolo fondamentale per andare verso all'omogeneità dell'imposizione fiscale sul territorio regionale. Per questo i Comuni capoluogo, utilizzando al meglio la legislazione vigente, si facciano capofila di un processo di riordino e di orientamento proprio della finanza locale, creando all'interno del nostro contenitore territoriale un sistema di vera equità, senza differenze tra Comune e Comune e senza pesare sulle tasche dei contribuenti".
La posizione del segretario generale SPI di Treviso nasce e viene avvallata da una ricerca commissionata dal Dipartimento Contrattazione Sociale del Sindacato dei Pensionati al Centro Studi della CGIL provinciale. L'analisi, che si articola su tre modelli, prende in esame l'aliquota Tasi applicata alle abitazioni principali e alle altre tipologie di immobili per ciascuno dei sette Comuni capoluogo del Veneto.

LO STUDIO - Il primo modello ipotizza per tutti i tipi di immobile l'applicazione Tasi dell'1,2‰. Già con l'1,2‰ quattro dei sette maggiori Comuni veneti registrerebbero rispetto all'IMU del 2012, ovvero l'ultimo anno in cui è stata applicata l'imposta anche sulla prima casa, un extragettito che va dai 3.410.849 euro di Venezia ai 5.618.278 euro di Verona.
Belluno, Padova e Rovigo, invece, rispettivamente con meno 112.851 euro, meno 4.357.984 euro e meno 1.064.150 euro non pareggerebbero l'introito derivante dall'IMU prima casa 2012.
Alzando di appena un decimo di punto, applicando così l'1,3‰ sulla Tasi (secondo modello), sarebbero cinque i Comuni capoluogo che, al fine di finanziare i servizi indivisibili da erogare nei corrispondenti territori di competenza, incasserebbero più risorse rispetto all'IMU prima casa 2012: Verona (7.499.033 euro), Venezia (5.544.359 euro), Vicenza (1.684.688 euro), Treviso e Belluno con cifre più modeste (559.796 e 102.164 euro). Padova e Rovigo non raggiungerebbero, anche in questo caso, l'introito del 2012 derivante dall'IMU prima casa (rispettivamente -2.011.638 e -754.854 euro).
Il terzo modello, che ipotizza l'applicazione della Tasi all'1,5‰ (già applicato dal Centro Studi della CGIL di Treviso sulla totalità dei Comuni della Marca), rileva che solo l'introito Tasi di Rovigo sarebbe inferiore a quello IMU 2012 (-136.261 euro). Tutti i restanti Comuni capoluogo andrebbero oltre quella soglia: Verona (11.260.543 euro), Venezia (9.811.378 euro), Vicenza (3.224.979 euro), Padova (2.681.055 euro), Treviso (1.607.457 euro) e Belluno (532.195 euro), per un balzello complessivamente pari a 28.981.347 euro.

CONCLUSIONE - "Sebbene alla necessaria copertura finanziaria prevista da decreto, ovvero l'obbligo per i Comuni di far fronte al mancato gettito Imu prima casa utilizzando le altre leve fiscali, basterebbe l'applicazione dell'1,3‰, adottando l'1,5‰ indistintamente su tutti gli immobili, oltre ad avviare sul territorio un sistema più equo e omogeneo di contribuzione rispetto alla partita dei servizi indivisibili, si troverebbero le risorse per aiutare, attraverso esenzioni e agevolazioni, le famiglie in difficoltà.
Le detrazioni in base alla rendita catastale – sottolinea Paolino Barbiero – per le nostre Amministrazioni non rappresentano, in ordine all'equità contributiva, una buona scelta. Si rischia, infatti, di privilegiare solo alcune situazioni e in modo difforme da Comune a Comune. L'unico metro per poter esentare o agevolare i contribuenti – a detta di Barbiero – è attraverso la determinazione dell'ISEE sul reddito percepito dal nucleo famigliare. Solo così si possono evitare situazioni paradossali di famiglie con una casa di grandi dimensioni, magari ereditata, ma che vivono situazioni di sofferenza economica perché in assenza di lavoro, o ancora, di chi possiede un'abitazione modesta ma è titolare di un reddito elevato. Dobbiamo ricordare – precisa Barbiero – che la Tasi è la tassa sui servizi indivisibili erogati dai Comuni, dei quali tutti i cittadini usufruiscono in egual misura".

"Per questo alle Amministrazioni, in particolare proprio ai Comuni capoluogo, lo SPI CGIL chiede di adottare scelte lineari e omogenee sia sul fronte dell'imposizione sia dell'esenzione.
Non utilizzare la Tasi per fare cassa bensì, attraverso l'applicazione di un'unica aliquota su tutti gli immobili, standardizzata all'introito necessario ai bilanci comunali, operare una calmierazione e un riordino della fiscalità locale, esentare, come indica la legge, attraverso dichiarazione ISEE, i proprietari che hanno redditi bassi (sotto i 20mila euro) e destinare trasparentemente le risorse in avanzo a ulteriori agevolazioni.
In provincia di Treviso – ha concluso Barbiero - vigileremo e se questo non avverrà valuteremo di volta in volta la possibilità di ricorsi davanti alla Commissione Tributaria Provinciale".
In allegato la tabella con le proiezioni.