Un centinaio le telefonate ricevute dal Sindacato dai pensionati allarmati, Barbiero tranquillizza
Pensioni sbagliate, l’INPS aggiusta gli importi nei prossimi mesi
Anomalie sugli importi, pensionati preoccupati. Lo SPI CGIL provinciale tranquillizza: l’INPS provvederà a mette a posto le cose nei prossimi mesi. Dal tono allarmato, sono già un centinaio le telefonate arrivate alle sedi della CGIL in questi giorni da parte dei pensionati trevigiani intestatari di pensioni interessate dal bonus Poletti (quelle oltre i 1.400 euro ed entro i 3mila lordi nel 2011), circa 67mila nella provincia di Treviso erogate dall’Istituto previdenziale e sulle quali si potrebbero riscontrare tali anomalie di calcolo.
Cos’è successo? L’INPS ha riscontrato degli errori durante le operazioni di ricalcolo di alcune pensioni, ovvero quelle appunto interessate dal bonus Poletti. In particolare, per il 2019 la quota di pensione relativa all’incremento all’assegno pensionistico non è stata ricompresa nell’importo lordo totale della pensione, che è così stata pagata meno nel mese di dicembre 2019 e gennaio 2020.
La Direzione nazionale dell’INPS – spiega lo SPI CGIL di Treviso – sta provvedendo a riesaminare le pensioni per ripristinare il pagamento di quanto dovuto e dell’arretrato. La ricostruzione dell’importo corretto e la restituzione avverranno probabilmente già con i pagamenti di febbraio e marzo, sanando così tutte le anomalie riscontrate.
“Lo SPI CGIL, in contatto con la struttura provinciale dell’INPS, – commenta il segretario generale Paolino Barbiero – resta comunque a disposizione dei pensionati trevigiani per informazioni e per verificare altre incongruenze. È sempre bene controllare la correttezza della propria pensione – sottolinea Barbiero – il Sindacato a volte riscontra situazioni particolari, i cosiddetti diritti inespressi, che portano a migliorare l’assegno pensionistico”.
Ufficio Stampa
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO