Pieve del Grappa, i Sindacati firmano il primo accordo con il nuovo Comune
Nato il nuovo Comune di Pieve del Grappa, CGIL, CISL e UIL e rappresentanze dei Pensionati di SPI, FNP e UILP provinciali hanno sottoscritto il primo accordo con l’Amministrazione Rampin. Le parti, rispetto alla consolidata prassi di confronto con le precedenti Amministrazioni Comunali, danno così continuità alla discussione sui temi del benessere e della coesione sociale, dello sviluppo sostenibile, della salvaguardia del territorio, dell’ambiente e della salute.
All’incontro di oggi, mercoledì 21 agosto, presenti al tavolo con i rappresentanti sindacali, Sindaco e Assessori hanno presentato in sintesi la situazione economica finanziaria 2018 aggregando i dati di Crespano e Paderno, illustrato il bilancio preventivo 2019 e congiuntamente valutato il Documento Unico di Programmazione 2019-21.
Le risorse aggiuntive derivanti dagli incentivi alla fusione, tradottesi in maggiori risorse per il nuovo Comune, hanno già fatto registrare una diminuzione della pressione del fisco locale: le aliquote di IMU, TASI e dell’addizionale IRPEF comunale sono infatti state armonizzate considerando la più bassa tra le due applicate in precedenza nei singoli comuni di Crespano e Paderno. Il risultato, ad esempio è che la TASI su altri immobili e aree edificabili è ora allo 0% su tutto il territorio (a Crespano si applicava lo 0,10%) e che l’aliquota di base dell’IMU è stata fissata a 0,85% (a Paderno era dello 0,87%). L’esenzione sull’addizionale IRPEF comunale, poi, scatta per tutti a 15mila euro (a Paderno era fino a 10mila) e per i redditi superiori l’aliquota è fissata allo 0,5% (a Crespano si applicava lo 0,65%).
Misure a favore dei cittadini che, proprio in virtù degli effetti positivi e delle maggiori risorse finanziare derivanti dalla fusione, le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto di tradurre anche sui temi del sociale con interventi a sostegno delle fasce più deboli. In questo senso il Sindaco ha ribadito che verranno implementati i servizi per prevenire e coprire le emergenze, realizzare politiche attive del lavoro e favorire misure a tutela delle famiglie e della coesione sociale, ma anche le azioni per promuovere l’invecchiamento attivo e l’assistenza di qualità agli anziani, con anche la volontà di creare un registro che consenta di censire e formare le badanti, allo scopo di certificare l’idoneità all’attività di cura.
Rispetto alla programmazione socio-sanitaria, l’accordo di oggi prevede un impegno condiviso a partecipare alle iniziative per la definizione dei nuovi piani di zona, con l’obiettivo di qualificare ed estendere nel territorio i servizi nel distretto per dare certezza e garanzia all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza quali: le cure palliative, le cure primarie, i servizi di assistenza domiciliare integrata e le attività presenti nei distretti territoriali con una maggiore integrazione con i centri di assistenza agli anziani.
Comune e Sindacati, infine, si sono già impegnati a definire e proporre un percorso di ricomposizione del welfare locale con l’obiettivo di generare risorse pubbliche e private per un ripensamento generale e una riorganizzazione dei servizi offerti al cittadino. Su questo versante, da sottolineare anche i vantaggi della convenzione con i CAAF per la gestione dei servizi pubblici erogati con criteri reddituali attraverso la presentazione dell’ISEE. E proprio sulla certificazione ISEE le Parti Sociali chiedono all’Amministrazione di valutare e promuovere, anche con gli altri Comuni che gestiscono in modo aggregato la missione sociale, la sperimentazione del riferimento al Fattore Famiglia.
Uffici Stampa
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO