Zero Branco, l'Amministrazione Comunale e i sindacati siglano l'intesa per il 2019
A febbraio scorso nella sede municipale del Comune di Zero Branco si è svolto l’incontro per la contrattazione sociale, allo scopo di confrontarsi, come avviene da diversi anni, sui temi del benessere sociale della comunità, dello sviluppo sostenibile, della salvaguardia del territorio, dell'ambiente e della salute e di valutare insieme il Documento Unico di Programmazione 2019-2020. Presenti il vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali Lucia Scattolin, l’Assessore al Bilancio Marilena Zugno e l’Assistente Sociale Mascia Belà in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, mentre per le Organizzazioni Sindacali hanno presenziato Maurizio Busso, Franco Baggioli, D’Odorico Adriano (per SPI CGIL), Mario Piovesan, Antonio Bidinotto, Erminio Gomiero (per FNP CISL) e Mario Tozzato (per UILP UIL).
L’Amministrazione conferma che per l’anno 2019 la tassazione a livello locale non sarà soggetta ad aumenti. I Sindacati rinnovano la richiesta di elevare la quota di esenzione all’addizionale irpef comunale da 10mila a 15 mila euro. L’Amministrazione dunque considererà l’ipotesi di innalzare l’esenzione a 12.500 euro. Per quanto riguarda il bilancio, il Comune continuerà a destinare le entrate correnti delle imposte e ulteriori risorse economiche per il sostegno delle fasce sociali più fragili. Inoltre, è previsto un ampliamento dell’applicazione ISEE sui servizi pubblici da erogare con riferimento al fattore famiglia (numerose, monogenitoriali, fragili), anziani con minime entrate e disoccupati o in cerca di prima occupazione.
In materia di welfare territoriale, l’Amministrazione Comunale conferma il proprio impegno in area anziani, ponendo particolare attenzione alla fascia di persone non autosufficienti e alle loro famiglie. Le Parti Sociali hanno riscontrato come la dimensione della solitudine stia diventando una condizione diffusa nella fascia di popolazione over 65, dunque, avanzano all’Amministrazione due richieste al fine di conoscere e prevenire situazioni di abbandono e gestione non adeguata degli anziani, entrambe accolte. Innanzitutto, i Sindacati ritengono sia necessario individuare le badanti nel territorio e proporre loro corsi professionalizzanti riconosciuti; in secondo luogo, sottolineano l’importanza di mappare e monitorare il fenomeno della solitudine e sensibilizzare la popolazione, al fine di attivare un sistema di controllo di vicinato e di sorveglianza dell’anziano solo. Poi, il Comune evidenzia le criticità della normativa del 2016 che prevede che le persone che usufruiscono delle strutture diurne per disabili debbano essere dimesse dal servizio al compimento dei 65 anni d’età. Le parti concordano sulla necessità di garantire un percorso di continuità a questi soggetti in condizione di particolare fragilità.
I Sindacati informano il Comune riguardo all’iniziativa della raccolta firme promossa in materia di Sanità-Area anziani, finalizzata ad aumentare il numero delle impegnative di residenzialità che permettono l’accesso ai Centri di Servizi per gli anziani in convenzione, a ridurre i tempi delle liste d’attesa per la scheda S.VA.M.A (Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell’Adulto e dell’Anziano) e a concordare una modalità unica di certificazione e di detrazione della quota sanitaria delle rette dei Centri Servizi per contrastare le disuguaglianze nel territorio. Per quanto riguarda l’area socio-sanitaria, le parti ritengono che l’ULSS debba rendere trasparente l’utilizzo delle risorse versate dal Comune dettagliando per voci e per funzioni la loro distribuzione.
Ufficio Stampa