Villorba e Cison di Valmarino i più attivi sul fronte della lotta all’evasione
Evasione, nel 2017 i Comuni recuperano 64mila euro
Paolino Barbiero: “Sindaci fate di più. I soldi recuperati, che grazie al decreto sul federalismo sono destinati per intero agli Enti locali, potrebbero essere utilizzati per contenere l’imposizione fiscale”
Nel 2017, secondo i dati diffusi in questi giorni dal Ministero dell'Interno, attraverso la lotta all’evasione condotta dalle Amministrazioni locali sono stati recuperati nella Marca quasi 64mila euro, la migliore performance degli ultimi quattro anni. Ma solo 6 dei 95 Comuni trevigiani hanno sfruttato l'opportunità offerta dal decreto sul federalismo fiscale in vigore dal 2005, con Villorba e Cison di Valmarino che da soli hanno recuperato oltre 58mila euro sui 64mila complessivi.
Villorba, con i suoi 18 mila abitanti, ha infatti recuperato più di 35 mila euro e il piccolo Comune di Cison di Valmarino, 2.613 abitanti, che nel 2017 grazie alle denunce presentate all'Inps e all'Agenzia delle Entrare, è riuscito a trattenere per sé 23.353 euro, quasi un terzo di quanto recuperato nell'intera provincia. In ogni caso gli importi trattenuti sono superiori a quelli del 2016 (46.946 euro), del 2015 (31.643 euro e del 2014 (45.589) ma contando che il 94% delle Amministrazioni, capoluogo compreso, non segnala nulla, si vede come la strada da fare sia ancora molto lunga. Il decreto concede alle amministrazioni locali la possibilità di segnalare all'Agenzia delle Entrate e all'Inps le irregolarità fiscali e contributive nel proprio territorio: dalle finte dichiarazioni Isee alle attività con lavoratori in nero, dagli inquilini irregolari alle opere abusive fino alla mancata emissione di scontrini e fatture. I soldi così recuperati restano al 100% nelle disponibilità dei Comuni che hanno segnalato l'evasione e che possono incrementare i servizi offerti ai propri cittadini.
"È triste constatare come la quasi totalità delle nostre Amministrazioni non abbia ancora colto tale opportunità - spiega Paolino Barbiero, segretario generale Spi Cgil di Treviso -, infatti i soldi recuperati dagli Enti locali potrebbero essere destinati proprio al contenimento dell’imposizione fiscale. Per questa ragione, e come sindacato lo facciamo sempre presente a Sindaci e assessori nel corso degli incontri di contrattazione sociale, i Comuni dovrebbero essere in prima fila per segnalare le irregolarità commesse nel proprio territorio".
"È comunque positivo che nel 2017 si sia riusciti a recuperare in provincia un importo maggiore rispetto ai tre anni precedenti - commenta Barbiero -. Ma le note negative superano quelle positive. Anzitutto, il capoluogo continua a non partecipare alle segnalazioni. In secondo luogo, i soldi sono stati recuperati quasi tutti da due soli Comuni che a questo punto dovrebbero essere da esempio per gli altri".
Ufficio Stampa
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO