Barbiero spiega a Barbisan il sistema tributario comunale:
per ridurre l’imposizione fiscale il modo c’è già
Il segretario dei pensionati della CGIL chiede al sindaco di Treviso un incontro con i Sindacati
“Se la Lega ha intenzione di contenere l’imposizione fiscale comunale apra subito un confronto con i Sindacati che sul territorio provinciale da anni propongono alle amministrazioni valide ricette in questo verso”. È quello che Paolino Barbiero, segretario generale SPI CGIL di Treviso, manda a dire a Riccardo Barbisan, oggi capogruppo della Lega a palazzo dei Trecento, nonché consigliere regionale.
“Con la precedente amministrazione, grazie al dialogo con i corpi intermedi e una sensibilità verso le fasce più deboli, è stata introdotta la soglia di esenzione all’Irpef comunale, prima non in vigore. E, mano a mano, nel corso dei cinque anni, tale soglia è stata innalzata fino a 15mila euro annui lordi, alleggerendo dalla pressione fiscale ben 11.807 contribuenti. Per il tributo, inoltre, sono state adottate aliquote progressiva tra lo 0,6% e lo 0,8% - spiega il segretario dei pensionati della CGIL”.
“Invece di intraprendere nuovi percorsi, per giunta non praticabili, ovvero una flat tax comunale, secondo l’attuale disciplina - puntualizza sarcastico Paolino Barbiero -, agendo sul sistema tributario in vigore, invece, si può semplicemente elevare la soglia di esenzione e diminuire le aliquote progressive, aumentando così la platea dei possibili beneficiari tra i circa 37mila contribuenti che complessivamente versano alle casse comunali 8milioni e mezzo di euro.
“Chiediamo, dunque, alla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Conte - ribadisce Barbiero - di fissare quanto prima un incontro con le parti sociali per approfondire questa linea e darci la possibilità di portare il nostro contributo, come sempre facciamo nello sviluppare la contrattazione sociale con i Comuni della Marca”.
Ufficio Stampa
Barbiero Paolino
Segretario Generale SPI CGIL TREVISO