Concordato Antennatre: altra doccia fredda: mancano i soldi per gli stipendi di settembre
Sindacato Giornalisti Veneto e Slc/Cgil Treviso: “In cima alla lista dei pagamenti ci sono gli stipendi.” Sindacato Giornalisti
Veneto e Sindacato Lavoratori Comunicazione/Cgil Treviso vanno dritti al sodo: “I 54 dipendenti di Antennatre, fra redattori e tecnici, hanno diritto alla retribuzione”. L’appello è rivolto al commissario giudiziale e ai rappresentanti dell’azienda che nell’incontro con i sindacati hanno comunicato che in cassa ci sono solo i soldi sufficienti per pagare metà del mese di settembre. Eppure i 42mila euro che gli stessi professionisti hanno detto essere nella disponibilità dell’azienda potrebbero essere sufficienti a coprire l’intera mensilità, già ridotta da cassa integrazione e orario part time.
L’annuncio di questa ennesima doccia fredda è arrivato mercoledì 19 ottobre e l’assemblea dei lavoratori, convocata nella stessa serata, si è svolta in un comprensibile clima di tensione, disorientamento e crescente preoccupazione. Ad appesantire l’atmosfera e ad alimentare lo sconforto, anche l’apprendere che l’iter della procedura per definire la cessione di ramo d’azienda, se non ci sono intoppi, si concluderà ai primi di dicembre. E gli stipendi di ottobre e di novembre, chi li pagherà? Da un lato si continua a chiedere ai dipendenti di garantire la continuità aziendale, al fine di scongiurare la morte della storica emittente, dall’altra si pretende che ogni santo giorno gli stessi dipendenti lavorino senza la certezza di venir pagati.
“Una cosa è certa – dichiarano i sindacati – non si possono più imporre sacrifici di questo tipo ai dipendenti, già sfibrati fisicamente psicologicamente da carichi di lavoro pesantissimi, sempre nell’incertezza sul futuro prossimo e che, vale la pena di ricordare, devono ancora riscuotere ben sei mensilità. Possibile che non si possano accorciare i tempi e trovare, nel rispetto della legge, una soluzione più rapida?”. Una domanda che SGV e SLC/CGIL Treviso rivolgono anche al giudice del Tribunale fallimentare che domani, venerdì 21 ottobre, è chiamato a pronunciarsi al termine dell’udienza che vedrà in aula il pubblico ministero titolare del procedimento e l’azienda.
Treviso 20 Ottobre 2016