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Infortuni e morti sul lavoro: Veneto seconda tra le regioni italiane

Iniziative Segreteria - 26/05/2016

Infortuni e morti sul lavoro: Veneto seconda tra le regioni italiane
È strage soprattutto di giovanissimi e lavoratori anziani

Allarme della CGIL che riunisce i propri Rappresentanti alla Sicurezza
il 27 maggio alle ore 9:00 al Double Tree Hotel di Mogliano Veneto
Previsti gli interventi di Inail, Spisal, avvocati e medici del lavoro

 

Infortuni e morti sul lavoro continuano a funestare il Veneto, mentre la crisi e alcune modifiche normative (Fornero e non solo) hanno innescato fenomeni prima quasi sconosciuti che alimentano i fattori di rischio in fabbriche, cantieri, campagne, negozi e uffici.

Per affrontare questa piaga che nel giro di appena 6 anni ha colpito in Veneto un lavoratore su 3 e ha prodotto quasi 800 morti in regione, la Cgil riunisce in un’assemblea regionale tutti i propri Rappresentanti alla Sicurezza nei luoghi di Lavoro (RLS) e nel Territorio (RLST) con lo scopo di mettere a punto una serie di strumenti (contrattuali, di vigilanza e di raccordo con gli organi ispettivi) tesi a prevenire i rischi e ad arginare la situazione.
L’appuntamento è per venerdì 27 maggio, alle ore 9, al Double Tree Hotel di Mogliano Veneto (via Bonfadini, 1) e prevede, oltre alla relazione affidata a Tiziana Basso, Segretaria regionale Cgil, ed al dibattito, una tavola rotonda con Ilaria Altafini (Spisal di Padova), Anna Maria Bilato (Inca Cgil), Anita Pasqua di Bisceglie (medico del lavoro), Andrea Manzoni (direzione Inail Veneto), Giancarlo Moro (avvocato) e Sebastiano Calleri (Cgil nazionale) cui sono affidate anche le conclusioni.

Il diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro deve essere un bene inalienabile di ogni lavoratore (su questo la Cgil ha anche avviato una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare), invece sembra essere diventato un “privilegio” per pochi fortunati a fronte del fatto che non solo durante la crisi sono diminuiti gli investimenti delle aziende in questo campo, ma che l’aumento della precarietà, da un lato, e l’invecchiamento della popolazione lavorativa, dall’altro, hanno reso più labili le condizioni di sicurezza sul lavoro.
Non a caso a pagare di più sono i giovanissimi (più precari) e i lavoratori anziani (con meno capacità lavorativa ed anche più ricattabili se ammalati), come evidenzia una rilevazione della Cgil su dati veneti che sarà consegnata ai giornalisti in occasione dell’assemblea.

 

Treviso, 26 maggio 2016

Uffici Stampa


Vendrame Giacomo
Segretario Generale CGIL TREVISO