FORUM SANITA'

Presentazione del Forum Sanità
organizzato dalla CGIL di Treviso

Alla luce delle trasformazioni in atto e preoccupate di quelle annunciate dai vertici regionali relativamente al Sistema Socio Sanitario veneto, la CGIL, Funzione Pubblica e Sindacato dei Pensionati di Treviso hanno programmato per martedì 20 ottobre all’Hotel Maggior Consiglio un Forum sulla Sanità del Veneto per discutere insieme ai soggetti coinvolti su quale futuro attende il territorio della Marca. Per illustrare il programma del Forum e annunciare gli invitati che siederanno attorno al tavolo del dibattito, mercoledì 7 ottobre alle ore 12:45 nella Saletta Auditorium CGIL di via Dandolo, i segretari generali Giacomo Vedrame (CGIL Treviso), Ivan Bernini (FP CGIL Treviso) e Paolino Barbiero (SPI CGIL Treviso) hanno convocato una conferenza stampa. Sarà, inoltre, l’occasione per esporre quelli che saranno i quesiti sui quali verterà il Forum e che verranno inviati nei prossimi giorni all’attenzione del Governatore del Veneto Luca Zaia.

LE QUESTIONI IN SOSPESO OGGETTO DEL FORUM

• A quale fase della programmazione studiata nel Piano Socio Sanitario Regionale è il sistema sanitario? La linea che la Regione Veneto sta tracciando conferma i principi generali e gli interventi previsti da detta programmazione o mira ad abbandonarla?
  

• Rispetto ai 681 posti letto tagliati nei presidi ospedalieri della provincia di Treviso, a che punto è la realizzazione delle strutture intermedie territoriali che dovrebbero offrire, secondo il PSSR, 310 posti letto per l’assistenza di prossimità? In particolare, le Centrali Operative Territoriali (COT) sono realmente operative?

• I medici di medicina generale rappresentano un importante costo della riorganizzazione del sistema. L’investimento deciso dalla Regione per incentivare le aggregazioni dei medici ha portato i risultati attesi in termini di appropriatezza e qualità dell’assistenza garantita ai cittadini? Sono diventati i medici di medicina generale, e le loro strutture aggregate, quel punto di accesso al sistema in grado di offrire la giusta cura nel giusto luogo?

• La formula della convenzione per gestire il rapporto con i medici di medicina generale risponde ai caratteri di efficienza e buona ripartizione delle risorse, senza costi aggiuntivi per certificati vari? Cosa cambierebbe se i medici di medicina generale si trasformassero in dipendenti diretti del Sistema Sanitario Nazionale?

• Rispetto al progetto di legge sul riordino delle IPAB che nei fatti privatizza le case di riposo come si intende dare risposta ai crescenti bisogni di una popolazione anziana in aumento e completare la trasformazione in centri di servizi?

• Azienda Zero e cambio di governance: perché cambiare in corsa? Che necessità si sono riscontrate che il PSSR non ha colto?

• Perché liquidare un modello fondato sul «federalismo sanitario» centralizzando il governo del «sistema salute», esautorando Consiglio, Sindaci, cittadini e operatori?

• Perché cambiare così radicalmente l’impostazione del modello veneto, fondato sulla peculiarità dell’integrazione tra sanità e sociale, senza implementare l’integrazione ai servizi sociali aggregando le risorse regionali con quelle comunali?
  

• Quali risultati si sono ottenuti con l’apertura serale e nei fine settimana per l’erogazione di visite ed esami diagnostici? Non è arrivato il momento di più incisivi interventi per aumentare l’accessibilità, ad esempio la semplificazione del sistema dei ticket e un maggiore controllo sull’attività di intramoenia allargata?

• Che priorità si da al miglioramento delle condizioni di lavoro e alle relative dotazioni organiche nelle attività sanitarie? Quale qualità ha la gestione e il controllo degli appalti che le Ulss stanno portando nei servizi fondamentali per l’accesso al sistema socio-sanitario, e che valore si dà al costo del lavoro all’interno dei capitolati d’appalto?