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Carlo Albè a Mogliano e a Vittorio Veneto con il nuovo spettacolo “Ruggine 2022. Morto per la libertà?” una novella partigiana

Iniziative Segreteria - 07/10/2022

Carlo Albè a Mogliano e a Vittorio Veneto con il nuovo spettacolo “Ruggine 2022. Morto per la libertà?” una novella partigiana
Domani sabato 8 ottobre al Palafenderl alle ore 15.30



CGIL e SPI CGIL trevigiani con ANPI provinciale promuovono a ingresso libero il nuovo spettacolo di Carlo Albè, scrittore indipendente e giornalista freelance, “Ruggine 2022. Morto per la libertà?” con un doppio appuntamento nel territorio: oggi venerdì 7 ottobre, alle ore 20.45, all’auditorium del Centro Sociale di Mogliano Veneto in piazza Danatori del Sangue e domani sabato 8 ottobre, alle ore 15.30, all’auditorium Palafenderl di via San Gottardo a Vittorio Veneto. Voce e chitarra di Enrico Gerli.

Ruggine è una novella, oggi spettacolo teatrale, a spasso tra passato, presente e futuro ambientata a Milano. Ettore, un ragazzo di soli vent’anni ne è il protagonista. Ettore non è come gli altri per un semplice motivo: ha perso la vita il giorno prima che la città, medaglia d’oro per la Resistenza, venisse liberata dai partigiani, nel lontano 1945. Il ventenne dalla barba sfatta e la pelle ingiallita è quindi frutto dell’immaginazione, in lui sono racchiuse le tante sfaccettature caratteriali e idealistiche che hanno contraddistinto tutti quei giovani, immolatisi per donare al nostro paese una sudata democrazia. Immaginatevi un ragazzo morto nel 1945 e catapultato nel 25 aprile 2015 per un unico grande motivo. Rivivere ora dopo ora, passo dopo passo l’ultimo giorno della sua vita, visitando i luoghi che lo hanno visto protagonista insieme alla Lotta Partigiana Milanese, scandirne i momenti, riassaporarne le sensazioni, attraversare i ricordi di quella metropoli che con le unghie ha cacciato tedeschi e fascisti, provate a pensare a Ettore in mezzo ai tanti giovani patinati dei giorni nostri che non sanno nemmeno quale sia il significato del 25 aprile, tentate di incasellarlo in una città troppo cambiata per essere vera, dove l’idea di Resistenza è stata svilita negli anni, usata a piacimento dal politicante di turno solo per arraffare qualche voto in più, chiudete gli occhi e immedesimatevi in un ragazzo che torna a essere vivo per un giorno, solo per un giorno, dal sorgere del sole fino al suo tramonto, perché la luce è l’unica forza in grado di mettere in rilievo la verità. Una strada che attraversa uno sbiadito presente, ma pronta a lasciare preziose orme di un passato impossibile da dimenticare.

Ruggine, una novella partigiana dei tempi nostri, proposta attraverso un reading con chitarra e violino, ha un preciso obiettivo: ricordare con uno stile completamente diverso la Resistenza Italiana e renderle onore. “Ruggine su uomini che ci hanno creduto. Scommettere il destino e non sentirne il sapore. Ruggine su di me che chiedo ancora aiuto. Cadere qui per sempre e non sentire dolore. Ruggine si posa tra le pieghe del tempo. Sperando che qualcuno si ricorderà. Ruggine è vita che fugge in un momento. Morire a vent’anni per la tua libertà.”



Ufficio Stampa

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