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Contro l’Autonomia differenziata. Sì all’Italia unita, libera, giusta!

Informazioni Segreteria - 06/08/2024

Contro l’Autonomia differenziata. Sì all’Italia unita, libera, giusta. Nelle sedi CGIL della provincia sono disponibili i banchetti per firmare, oppure puoi farlo online con SPID o CIE clicca qui

 

L’autonomia differenziata spaccherà l’Italia in tante piccole patrie, aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne.


Prosegue nei banchetti e online la raccolta firme  a sostegno del quesito referendario promosso dalla CGIL, insieme alla UIL, a moltissime associazioni e a tutte le forze politiche dell'opposizione (Comitato Referendario contro l'Autonomia Differenziata). Occorre non fermarsi, per aumentare il peso del messaggio politico nei confronti del Governo - anche perchè questa autonomia non risolve il problema di fondo dell'impiego razionale delle risorse, come tanti Veneti e Trevisani pensano o pensavano - accrescere la consapevolezza delle persone e stimolare un necessario senso di partecipazione attiva da parte di tutti.

 

La Legge sull'autonomia differenziata va abrogata perchè:

 

  • DIVIDE IL PAESE. L’autonomia differenziata spacca l’Italia in tante piccole patrie, condannando il Paese all’irrilevanza politica ed economica, anche a livello europeo. E questo non è un problema solo del Mezzogiorno, ma anche del sistema produttivo del centro-nord.

  • IMPOVERISCE IL LAVORO. Mette in discussione il contratto collettivo nazionale, che rappresenta un pilastro dell’unità e della coesione del Paese, per rispolverare le gabbie salariali che determinerebbero un ulteriore impoverimento dei salari.

  • COLPISCE LA SICUREZZA. Regionalizza e frammenta la legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, alimentando una competizione territoriale al ribasso sulla pelle di lavoratrici e lavoratori.

  • SMANTELLA L’ISTRUZIONE PUBBLICA. Regionalizzando la scuola, infligge un colpo mortale alla stessa identità culturale dell’Italia. Difendiamo il diritto di studentesse e studenti a una scuola pubblica, nazionale, aperta al mondo.

  • PRIVATIZZA LA SALUTE. Compromette definitivamente il Servizio Sanitario Nazionale: il diritto alla salute sarà riservato a chi potrà permetterselo, e le Regioni saranno ancor più libere di accelerare il processo di privatizzazione in atto.

  • DEMOLISCE IL WELFARE UNIVERSALISTICO. Lasciando il “residuo fiscale” alle Regioni più ricche, priva il welfare pubblico e universalistico di risorse fondamentali per garantire i diritti sociali a tutte le cittadine e i cittadini.

  • FRENA LO SVILUPPO. Sottrae totalmente allo Stato la competenza su materie strategiche: politiche energetiche; reti e infrastrutture; telecomunicazioni; porti e aeroporti; trasporti; ricerca scientifica; ambiente; cultura; rapporti con l’Ue; commercio con l’estero; protezione civile; previdenza complementare e integrativa; etc., pregiudicando le prospettive dell’intero sistema economico nazionale.

  • FRAMMENTA LE POLITICHE AMBIENTALI. Rendendo impossibile un efficace contrasto al cambiamento climatico e la conversione ecologica del nostro sistema produttivo.

 

L’ITALIA DEVE ESSERE UNITA, LIBERA E GIUSTA. PER FIRMARE ONLINE CON SPID O CIE CLICCA QUI
NELLE SEDI CGIL DELLA PROVINCIA SONO INOLTRE DISPONIBILI I BANCHETTI PER FIRMARE, OPPURE CONSULTA IL CALENDARIO DEL COMITATO PROVINCIALE TREVISO PER IL REFERENDUM