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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 14/11/2011

Duro commento del segretario provinciale alle affermazioni del coordinatore del Pdl.
"Linguaggio da discarica razzista, Castro si scusi".

Il senatore aveva definito il linguaggio del segretario provinciale della Lega Da Re come quello di una prostituta nigeriana del Terraglio o di un camorrista di Afragola.
Barbiero: "Sulle donne schiave del sesso costrette sulle strade ha detto una frase offensiva e squallida, adesso le scuse alle vittime dello sfruttamento. E alla Lega ricordo che un po' tardi accorgersi ora delle "troiate" del Ministro" del Welfare.

"Per rispondere alle intemperanze dell'alleato Da Re, Maurizio Castro non trova di meglio che scendere nel linguaggio da discarica razzista. Ricordo al coordinatore provinciale del Pdl che le prostitute nigeriane sono schiave del sesso".
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, commentando alcune dichiarazioni del coordinatore provinciale del Pdl Maurizio Castro.

"Mi stupisce - ha proseguito Barbiero - la confidenza che il senatore Castro lascia intendere di avere con il lessico usato sulle strade delle sfruttate del sesso e dalla criminalità organizzata, tanto da sapere come parlano una prostituta nigeriana o un camorrista di Afragola. Non saprei se si tratti di conoscenza diretta o derivata da qualche fonte, spero più attendibile di quelle a cui ha attinto prima di dichiarare, pubblicamente, che esiste il rischio di terrorismo solo per gettare fango sulla ampia, evidente e non negabile opposizione sociale alle norme da macelleria sociale che piacciono all'amico ministro del welfare".

"Non mi interessa - ha precisato il segretario generale della Cgil provinciale trevigiana - difendere il segretario della Lega Toni Da Re in quanto tale: i leghisti hanno, rispetto al disastro economico in atto nel Paese, tanta responsabilità quanta ne ha la corte degli adoranti berlusconiani ed è un po' tardi accorgersi adesso delle cosiddette "troiate" del Ministro.
Ma la frase sulla prostituta nigeriana è squallida e offensiva perché fa riferimento ad una condizione di emarginazione e sfruttamento odioso.
Prendere una donna nigeriana costretta a vendersi sulle strada come modello di inciviltà è una cosa volgare". "Se Castro voleva replicare con un po' di stile all'uscita polemica del suo complicato alleato - ha concluso Barbiero - ha decisamente sbagliato nella forma e nella sostanza. E si scusi con le vittime dello sfruttamento".

Ufficio Stampa - HoboCommunication