Barbiero: "Questa burocrazia viola i diritti di migliaia di persone". Decreto flussi: solo 424 su 16.659 i regolarizzati in un anno.
Il Consiglio territoriale per l'immigrazione non è ancora in possesso della quota spettante alla provincia per il 2008, ma le domande verranno raccolte entro il 3 gennaio.
"Burocrazia ingessata e razzista. In un anno, il 2008, 424 immigrati regolarizzati a fronte di 16.659 domande inoltrate entro lo scorso maggio, per una quota assegnata alla provincia di Treviso di 3.100 unità.
Questi i preoccupanti dati emersi in sede di "Consiglio territoriale per l'immigrazione" alla presenza delle parti sociali, del Prefetto e del Questore di Treviso.
Il "Consiglio territoriale per l'immigrazione" che si è tenuto oggi, doveva decidere come affrontare l'annosa questione dell'immigrazione dopo l'emanazione del Decreto flussi per il 2008. Decisioni lasciate in sospeso perché dei 150.000 posti stabiliti su piano nazionale nulla si sa ancora della quota spettante alla provincia di Treviso, per quanto le domande di regolarizzazione potranno essere inoltrate non oltre il 3 gennaio.
"Questa è solo la prima di una serie infinita di ritardi e incongruenze che caratterizzano il sistema della regolarizzazione degli extracomunitari nel nostro Paese" - ha dichiarato Paolino Barbiero, segretario provinciale della Cgil Treviso, aggiungendo altri dati -"in provincia di Treviso dal clic-day dell'11 dicembre 2007 al maggio 2008, sono state presentate 16.659 domande di regolarizzazione a fronte di 3.100 unità regolarizzabili, secondo il Decreto flussi 2007.
Di queste 3.100, ad oggi sono state trattate 2.530 pratiche, di cui 250 rigettate per assenza di requisiti e 140 rigettate dalla questura, 856 sono pratiche in corso e 867 hanno ottenuto il nulla osta; solo 424 sono gli immigrati regolarizzati in un anno con nuovo permesso di soggiorno. A queste domande si aggiungono una sessantina giacenti ancora dal 2006".
"Ora gli immigrati hanno tempo fino al 3 gennaio per inoltrare le nuove domande di regolarizzazione, ha precisato il segretario provinciale della Cgil Treviso, periodo critico visto l'avvicendarsi delle feste natalizie".
"Il bilancio è facile e dà chiaramente la misura dei ritardi della burocrazia e dell'inefficienza del sistema dei flussi: 424 immigrati regolarizzati su 16.659 domande presentate per una provincia di 850.000 abitanti. A questi numeri si sommano le lungaggini insostenibili e vergognose dei rinnovi dei permessi di soggiorno e dei ricongiungimenti familiari." ha continuato Paolino Barbiero "L'incapacità di armonizzare l'offerta proveniente dal mercato del lavoro alla domanda di regolarizzazione e di legalità è una situazione non degna di un paese civile e democratico; è un sistema che viola i diritti individuali di migliaia di persone, che non raccoglie le esigenze del sistema produttivo e che vanifica i tanti sforzi fatti da Prefettura e Questura per gestire e marginare situazioni che sono costantemente sul baratro dell'illegalità.
È inammissibile l'assenza dello Stato nell'affrontare concretamente questa penosa situazione proprio in quel territorio da cui provengono due ministri dell'attuale Governo".
"La provincia di Treviso, ha concluso Paolino Barbiero, dovrebbe essere il modello d'integrazione intelligente e di capacità organizzativa è invece ormai ingessata nelle maglie di una burocrazie inetta, sulle cui inefficienze rischiano di trovano terreno fertile razzismo e intolleranza".
Ufficio Stampa