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Settant’anni fa il voto alle donne sancì la parità, oggi la si rinnovi con la nuova Carta dei diritti universali del Lavoro

Comunicati Segreteria - 01/06/2016

INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DI TREVISO

 

Settant’anni fa il voto alle donne sancì la parità,
oggi la si rinnovi con la nuova Carta dei diritti universali del Lavoro

 

Il voto alle donne nell’Italia non ancora repubblicana del 1946 costituì, oltre alla non scontata e tardiva cancellazione della sottrazione di diritti universali che negava loro il suffragio e la parola pubblica, il riconoscimento del ruolo politico effettivo svolto dalle donne nel movimento di liberazione dal fascismo. Nel corso di questi settant’anni, molto ormai è stato scritto sul tema ma molto resta ancora da fare sulla strada dell’uguaglianza tra uomini e donne. La marcia politica di questa soggettività, fino a quel momento esclusa dalla cittadinanza, non ha mai cessato di esprimersi in forme di conquista democratica attraverso obiettivi che, nello scardinare l’assetto normativo basato su un codice civile e uno penale ancora albertino o fascista ed espressione di una cultura e di una società patriarcali, sono stati tappe rivoluzionarie della nostra storia repubblicana. Non penso soltanto alla legge sull’aborto, ma al diritto di famiglia, alla cancellazione del delitto d’onore, alla legge sulla parità, a quella sulla violenza sessuale, a tutte quelle tentate e fallite: alcune furono opera del movimento delle donne, come quelle sull’aborto e sulla violenza, e hanno portato una straordinaria lezione di laicità nel nostro Paese, altre furono frutto di un rapporto conflittuale e costruttivo col movimento operaio e democratico nelle sue espressioni politiche e sindacali, tratto esclusivo e caratteristico del femminismo italiano. Di certo senza uno dei due soggetti, nel trascorrere dei decenni dello scorso secolo, nessuna legge in tema di diritto di famiglia o di lavoro sarebbe stata altrettanto avanzata.

Oggi ci troviamo nuovamente di fronte a una sfida, democratica, giuridica, egualitaria. Il Sindacato è, infatti, impegnato perché anche attraverso una rivisitazione del diritto del lavoro puntuale, attualizzante e valoriale, si rinsaldino i principi costituzionali che vedono l’Italia, fondata sul lavoro, fatta di cittadini di pari diritti e doveri. Per questo da mesi stiamo raccogliendo le firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per la Carta dei Diritti Universali del Lavoro. Troppo negli ultimi vent’anni è stato fatto per erodere i legittimi diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, porre differenze tra loro, bloccare gli ascensori sociali basati sul merito e sulla competenza, disarmare i giovani con in mano carta straccia invece di dignitosi contratti di lavoro. È così che la CGIL celebra la festa della Repubblica, impegnandosi sempre per la parità dei diritti tra le persone, nell’abbattere le disuguaglianze e le forme di discriminazione.

Giacomo Vendrame

 

Treviso, 1° giugno 2016


Vendrame Giacomo
Segretario Generale CGIL TREVISO