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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 25/06/2012

CGIL, il 26 manifestazioni sul territorio e il 27 sit-in in Piazza dei Signori a Treviso dalle ore 17:30.
Lavoro, Barbiero: "Sit-in contro il Ddl del Governo".
Nel giorno del voto di fiducia in Parlamento sul Ddl mercato del lavoro la CGIL della Marca ribadisce la sua contrarietà al provvedimento definito "inadeguato, che non migliora la qualità del lavoro nel nostro Paese e non incentiva l'occupazione soprattutto per i giovani"

"Il Ddl lavoro è un provvedimento inadeguato che non migliora la qualità del lavoro nel nostro Paese e non aumenterà l'occupazione, e che anche la CGIL trevigiana contrasterà promuovendo per il 26 e il 27 giugno manifestazioni sul territorio: dalle ore 10:00 alle 12:00 di martedì di fronte all'Ospedale Ca' Foncello e un sit-in in programma per mercoledì 27 dalle ore 17:30 in Piazza dei Signori a Treviso".
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della CGIL di Treviso.

Secondo il Sindacato, infatti, "il disegno di legge che dovrebbe riformare il mercato del lavoro, e per il quale il Governo ha posto la fiducia al Parlamento, non solo è sbagliato e non tiene conto delle posizioni espresse dalla Parti Sociali ma è oltremodo controproducente, configurandosi definitivamente come una manovra che accontenta i mercati finanziari e le solite lobby di potere, anche internazionali". Per l'Organizzazione trevigiana guidata da Paolino Barbiero, infatti, il provvedimento "non combatte la precarietà, specie dei giovani, perché mantiene tutte le forme contrattuali atipiche nate dalla politica autodistruttiva dei Governi precedenti, non universalizza le tutele in caso di perdita del lavoro, anzi riduce drammaticamente la durata degli ammortizzatori sociali, che non vengono estesi a chi oggi ne è escluso, e non risolve il nodo esodati che in provincia sono oltre un migliaio".

Con questa legge, secondo la CGIL di Treviso, si rischia un inasprimento della crisi e per questo mette in guardia anche sul territorio della Marca le istituzioni locali e l'opinione pubblica, aggiungendo che "continuerà la sua lotta perché gli interventi a favore dei lavoratori e pensionati siano incisivi e propedeutici a riavviare una fase di crescita e sviluppo economico e sociale". Tra le rivendicazioni del Sindacato, vi sono, infatti, oltre ad un serio contrasto alla precarietà del lavoro attraverso politiche attive efficaci e finalizzate ad un'occupazione stabile e tutelata da ammortizzatori sociali uniformi e orientati alla ricollocazione delle migliaia di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e di quei giovani che necessitano di trovarne uno certo.

Ufficio Stampa - HoboCommunication