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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 09/07/2015

La CGIL chiede al mondo imprenditoriale e alla politica un colpo di reni per ripristinare la legalità nel sistema produttivo e pubblico.
Caso Veritas, Vendrame: "Cambiamo le regole degli appalti".
L'accusa del segretario : "Corruzione e malaffare diffusi sono fenomeni che impoveriscono la nostra economia, deprezzano il lavoro e mettono a repentaglio i servizi ai cittadini" .

"Non c'è fine al dilagare della corruzione nella nostra regione e nel nostro territorio. Ancora una volta un caso di illegalità che coinvolge aziende dei servizi pubblici in giri di mazzette e appalti truccati. Per tutelare conti pubblici, servizi ai cittadini e buona occupazione servono regole stringenti e operative".
Questo è il duro commento di Giacomo Vendrame, segretario della CGIL di Treviso, relativamente al coinvolgimento di una ditta trevigiana, la Fratelli Busato autotrasporti di Casier, nelle indagini per corruzione nell'attività di gestione rifiuti di Veritas.

"Se si inanellassero i tanti casi di corruzione e malaffare in Veneto non basterebbe un rosario – ironizza amaramente il segretario generale della CGIL di Treviso – non c'è livello amministrativo e settore che tenga. Dietro a questo guano, che imbriglia la nostra economia e capacità di crescita, a farne le spese sono i lavoratori, spesso sfruttati proprio a causa di appalti truccati e al massimo ribasso, e i cittadini che pagano il caro conto dei denari pubblici elargiti per oliare la macchina della corruzione".

"Il Sindacato la sua battaglia la sta portando – continua Giacomo Vendrame – attraverso la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare sugli appalti chiediamo buone e stringenti regole che siano operative e semplici, e che garantiscano trasparenza e legalità. Il fenomeno della corruzione, così diffuso nel nostro territorio, colpisce l'occupazione, peggiora le condizioni dei lavoratori, piegati a percepire retribuzioni e una contribuzione previdenziale più basse, e impoverisce le professionalità, con un danno enorme al sistema produttivo. Inoltre, si compromette, per quanto riguarda il pubblico, il servizio ai cittadini".

"Le forze dell'ordine e la magistratura da sole non ce la fanno – conclude Vendrame - per combattere l'illegalità: perché non continui il proliferare di casi come quello di Veritas, serve un colpo di reni di tutto il mondo imprenditoriale e politico".