La Cgil a convegno per parlare di tagli e federalismo.
Ricerca Ires, Cgil: "Base per dialogare con le istituzioni".
Barbiero: "Meno risorse e più richiesta di risposte concrete e progettuali a bisogni sociali progressivamente in crescita" Vendrame: "Bloccati tra i tagli e da un federalismo fiscale che non decolla, i Comuni della Marca, da quanto emerge dall'analisi Ires, vivono una situazione di incapacità di gestire la spesa per il bene della cittadinanza e lo sviluppo del territorio".
"Il Sindacato, quale fondamentale attore della contrattazione sociale - evidenzia Giacomo Vendrame, curatore della ricerca e segretario provinciale Cgil - propone ai vari soggetti economici, istituzionali e politici, grazie a questo approfondito strumento di analisi, una base di confronto trasversale. Un dibattito per riflettere sui limiti e problemi da tempo irrisolti e sulle nuove criticità emergenti, soprattutto nate dalla drammatica diminuzione dei trasferimenti tra il 2010 e il 2011 (meno 22 milioni di euro di trasferimenti per i Comuni della provincia di Treviso), per non parlare dei preoccupanti tagli previsti nell'ultima manovra finanziaria. I primi dati a saltare all'occhio sono inequivocabili ha continuato Giacomo Vendrame - una spesa sociale procapite di quasi 95 euro all'anno a fronte di entrate correnti pari a una media di 580 euro per cittadino. Per sostenere il welfare territoriale i Comuni impiegano oggi il 16% dei loro introiti, quando solo dieci anni fa le entrate per coprire una spesa sociale media di 105 euro p.c. annui raggiungevano quota 700 euro per cittadino. In altre parole, al diminuire delle risorse correnti in entrata corrisponde, in particolare dal 2008, una diminuzione dell'autonomia finanziaria in capo alle amministrazioni comunali".
"L'analisi dell'Ires Veneto sul nostro territorio - ribadisce Giacomo Vendrame - trasmette un messaggio chiaro: risorse in calo e sistema di finanza locale sotto stress. Ciò è dovuto principalmente all'abolizione dell'Ici sulla prima casa e la conseguente trasformazione del relativo gettito in trasferimento, accrescendo così la sperequazione tra i Comuni del territorio. Tutto questo in un contesto economico e sociale di crisi e con un trend demografico di progressivo aumento della popolazione anziana, dunque di bisogni crescenti. Inoltre, recentemente ci viene consegnato un indicatore, detto di dipendenza, che attesta nientemeno al 51% la popolazione che viene ritenuta statisticamente a carico della popolazione attiva. In sintesi: aumenta la platea di persone e di famiglie che richiedono servizi e interventi pubblici e diminuisce la parte di attivi"."I temi dell'ottimizzazione delle risorse, dei servizi associati, del recupero dell'evasione fiscale e di innovative e più mirate forme di servizio in ambito sociale ha aggiunto il vertice di via Dandolo - diventano improrogabili per una riflessione tra le parti sociali, gli attori locali e le istituzioni. Discussione già avviata da tempo e che ha visto nel novembre 2010 la richiesta, rivolta ai Sindaci della Marca da parte dei Sindacati di Treviso, di un incontro in merito alla riformulazione delle proprie politiche di spesa e alla predisposizione dei bilanci di previsione 2011. L'interrogativo sul quale oggi responsabilmente la Cgil trevigiana insiste ha concluso Barbiero - è sul fatto che, in termini di risorse, i nostri Comuni diano risposte diverse a bisogni simili o, ancor peggio, stiano dando risposte modeste basate solo sulla disponibilità economica dei diversi territori".
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