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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 07/09/2011

Successo della mobilitazione contro la manovra.
Sciopero generale, si è fermata la Marca che lavora.

Adesioni alte in tutti i settori, in molte fabbriche si è superato il 90% con punte del 100% e del 98%. Braccia incrociate anche tra i non iscritti Cgil. Alla manifestazione regionale di Mestre i trevigiani erano più di 4 mila.
Barbiero: "A Cisl e Uil la responsabilità di essersi defilate, compiendo la scelta politica di permettere a questo esecutivo di sopravvivere e proseguire a sgovernare".

"Lo sciopero generale è stato un successo, chi parla di pallottole a salve non ha capito la portata, politica e sociale, di questa protesta".
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero commentando i dati relativi alle astensioni dal lavoro in provincia di Treviso in occasione dello sciopero generale in corso nella giornata di oggi e proclamato dalla Cgil.
E aggiunge: "La partecipazione alla manifestazione di Mestre dei lavoratori trevigiana è stata straordinaria. I 40 pullman organizzati dalla Camera del Lavoro alla fine non sono bastati, nelle varie zone sono state allestite in fretta e furia delle vere e proprie carovane di auto. Il numero di partecipanti è stimabile sopra le 4 mila persone".
Intanto c'è soddisfazione per le percentuali di astensione dal lavoro nelle fabbriche e negli uffici della Marca.

Alle ore 15 l'aggiornamento indicava livelli molto alti nel metalmeccanico - grazie anche allo sciopero di otto ore delle tute blu della Fim Cisl - con percentuali del 90% alla Zorzi, alla Sile Caldaie, all'Electrolux, alla Iveco e alla Breton. Punte del 98% alla Berco. Sciopero al 70% alla Fisher, alla Plastal, nelle aziende del gruppo Zoppas (Rica e Irca il 70%, Sipa il 60%) e 50% alla De Longhi. Percentuale molto bassa alla Permastelisa, con lo sciopero fermo al 10%.

Nel settore Legno e fornaci spiccano il 70% alla 3B e alla alla Tegolaia (l'azienda del presidente della Camera di Commercio di Treviso Nicola Tognana), il 70% alla Tognana Fornaci e il 50% alla Piazzetta. Impianti bloccati alla cartiera Burgo, mentre nel tessile - abbigliamento - calzaturiero e chimica le percentuali sono lievemente più basse: 40% alla Monti, 10% alla Benetton, 25% alla Tecnica, 30% alla Basf Chemicals, 40% alla Dopla.

Nel settore pubblico i dati aggiornati al primo pomeriggio parlano di una astensione dal lavoro del 45% nelle sedi Inps, 60% alla Camera di Commercio, 35% al Comune di Villorba. 70-80% le percentuali dello sciopero nelle cooperative sociali mentre le stime nel settore sanitario, in attesa dei dati definitivi di stasera, portano l'asticella delle percentuali tra il 35 e il 40%. Punte del 90% nel settore igiene ambientale della Treviso Servizi, 50% in Contarina.

Nel settore commercio, tra le cooperative si è registrata una astensione media del 40%, alla Vega Logistica la percentuale è stata del 70%, 50% nel gruppo Coin. 60% la percentuale di braccia incrociate nelle ditte di pulizie, 40% alla Comifarm, 30% negli iper Billa e Panorama.
Media tra il 25 e il 30% tra i bancari, con un aumento del 100% rispetto all'ultimo sciopero generale.
Nel trasporto pubblico locale adesione oltre il 60%; oltre alle ragioni dello sciopero generale contro la manovra, tra i lavoratori del settore si aggiunge il disagio legato all'incertezza determinata dalla mancata unificazione delle aziende di trasporto e le relative garanzie occupazionali e contrattuali.

"L'imponenza della manifestazione regionale di Mestre - a cui hanno partecipato moltissimi studenti - e i livelli di astensione dal lavoro in provincia di Treviso - ha detto Barbiero - indicano in maniera inequivocabile il successo dello sciopero generale e la portata del malcontento dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani.
A Cisl e Uil ora la responsabilità di essersi defilate, compiendo la scelta politica di permettere a questo esecutivo, incapace e ricattabile, di sopravvivere e proseguire a sgovernare il Paese.
E questo non lo diciamo noi ma i risultati, nelle fabbriche, prodotti anche dall'astensione dei metalmeccanici della Fim. Se oggi qualcuno può ancora nascondersi dietro ad un dito, come il ministro Sacconi, è proprio per il defilarsi di Cisl e Uil".
"La risposta dei lavoratori - ha proseguito il segretario generale della Cgil provinciale - è andata ben oltre ogni aspettativa, la partecipazione a sciopero e manifestazione vanno molto al di là del numero degli iscritti alla Cgil. E anche questo deve essere motivo di riflessione nel sindacato per dare continuità alla lotta e forza alle proposte utili al risanamento del paese attraverso una manovra che imponga i sacrifici alla classe politica a tutti i livelli, ai grandi evasori e a chi possiede la ricchezza".

Ufficio Stampa