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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 20/12/2012

Analisi dei primi 11 mesi di crisi aziendali del 2012.
Crisi aziendali, CGIL: "Treviso la più colpita in Veneto".

Il segretario Generale: "Alla Marca va il triste primato del territorio più toccato dalla crisi economica nel 2012. Infatti, delle 1.192 aziende venete sono ben 296 le crisi formalmente aperte nei primi 11 mesi dell'anno in provincia di Treviso, per un totale di 6.624 lavoratori coinvolti".

Rispetto allo stesso periodo del 2011 – secondo il Centro Studi della CGIL di Treviso - si è registrato un aumento del 70% delle aperture di crisi aziendale.
Un dato significativo che attesta la nostra provincia al primo posto in Veneto (1.192), con uno scarto rilevante su Padova (272), Vicenza (197) e Venezia (180). Sebbene siano le province di Venezia e Verona a detenere una più alta media di lavoratori per singola apertura di crisi, rispettivamente con 30 e 24 lavoratori, Treviso arriva nel 2012 ad una media di 22 lavoratori coinvolti per azienda, 7 in più del 2011.

I settori maggiormente in difficoltà si confermano essere quello metalmeccanico, con 82 crisi aperte, e quello del legno arredo, con 84, seguiti dall'edilizia e dall'abbigliamento, con 29 aperture ciascuno. Solo l'insieme di questi importanti comparti, quello metalmeccanico e del legno, superano per numero il totale delle crisi aziendali aperte nella sola provincia di Verona (158).
Delle 296 realtà colpite l'80,4%, ben 238, sono le aziende che hanno che hanno richiesto la riduzione dell'organico (14.273 dipendenti) per motivi di crisi di mercato coinvolgendo in procedure di Cigs e mobilità 223/91 6.624 lavoratori.

Completando la fotografia elaborata dal Centro Studi della Camera del Lavoro di Treviso: della procedure avviate nel 2012 già 154 si sono concluse con accordi o mancati accordi, più del doppio rispetto alle 70 dello stesso periodo dello scorso anno, ma per un totale di 4.506 lavoratori coinvolti.. Anche sotto il profilo delle ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate la Marca raggiunge un preoccupante primato. Con una crescita esponenziale del 154%, si passa dalle 3.100.000 ore autorizzate tra gennaio e novembre 2011 alle quasi 4.800.000 ore dello stesso periodo del 2012. Aumentano anche le ore di Cig in deroga che passano da 5.233.261 nel 2011 a 6.202.831 del 2012.

"Il nostro territorio particolarmente sviluppato in termini produttivi ora paga pesantemente il prezzo della crisi, ha commentato i dati, Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso. In termini generali, innovazione ed investimenti non sono stati messi in campo quando ancora la situazione lo permetteva e questa visione poco lungimirante fa si che il territorio ora si trovi a reagire passivamente agli effetti della crisi. Chi governava territorialmente non ha avuto la capacità di fare il salto di qualità per passare da uno sviluppo fino a prima della crisi praticamente spontaneo, ad uno sviluppo sostenibile con una programmazione di interventi seria che sostenesse il sistema produttivo nella trasformazione necessaria. A pagare queste mancanze pare siano sempre i lavoratori."

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