La Segreteria Generale di Treviso: "Fotografia irreale del mercato del lavoro".
Occupazione giovanile: Vendrame "Zanette marziana"
Giacomo Vendrame: "Critiche inopportune che mortificano i tanti giovani che non trovano lavoro, vengono sottopagati e costretti ad adattarsi ad ogni tipologia di contratto.
Indirizzeremo tutti coloro che vengono al Sindacato alla ricerca d'aiuto a rivolgersi agli uffici dell'assessore".
"Deve essere stata una bella giornata quella di ieri per l'assessore Noemi Zanette se riusciva a vedere positivo e privo di preoccupazione il mercato del lavoro della nostra provincia ha detto ironicamente il segretario CGIL - quando i dati ci danno una disoccupazione giovanile al 30%, quando gli imprenditori si suicidano pur di non licenziare i dipendenti, quando diminuiscono i consumi, aumenta il tasso di povertà e i redditi delle famiglie trevigiane non bastano a sbarcare il lunario".
"Queste posizioni, che non ci aspettavamo da un rappresentante delle Istituzioni ha continuato Vendrame falsano la realtà ed esasperano ancor di più la situazione di tanti giovani che non riescono a trovare lavoro e un reddito sufficiente a essere autonomi. Uno schiaffo ben piazzato a quei giovani sottopagati e costretti ad adattarsi a ogni tipo di trattamento economico e contrattuale, sballottati da un cococo all'altro, costretti ad aprire partita iva monomandatarie, senza nessuna garanzia nel domani."Sono centinaia e centinaia che ogni mese contattano il Sindacato non solo per ottenere informazioni e supporto burocratico, ma alla ricerca di qualche speranza, di una rassicurazione che le cose miglioreranno. L'opinione dell'assessore provinciale aggiunge Vendrame è che alle richieste di questi ragazzi dovremmo rispondere che basta avere voglia di sacrificarsi?
Ma se preferisce dirglielo direttamente lei possiamo sempre pensare di dirottare nei sui uffici questo piccolo esercito di giovani inoccupati che ogni giorno bussa alla porta delle nostre sedi.
Da Marte la Zanette dovrebbe guardare più attentamente e vedere che i sacrifici non spaventano i nostri giovani, e che quello scenario in cui si lavora il fine settimana e si fanno straordinari non è sicuramente quello diffuso oggi, quando nella nostra provincia, e l'assessore dovrebbe saperlo bene, dall'inizio dell'anno sono più di 650 le aziende che utilizzano cassa integrazione con più di 9mila lavoratori coinvolti, e gli espulsi dal mondo del lavoro sono circa 2.500".