Ricerca della Cgil trevigiana sugli enti locali.
Giù autonomie e risorse, Treviso perde 16 milioni in 10 anni.
Vendrame: "Via i servizi oppure più tasse e compartecipazioni alla spesa pubblica. Sulle Province assistiamo ad una colossale beffa, una vera presa in giro ai danni dei cittadini".
"Si è presentato agli elettori come il governo delle riforme, in particolare quella sul federalismo, ai fatti si sta dimostrando l'esecutivo che porterà alla rovina gli enti locali.
E di federalismo vero non c'è traccia".
"Da meno tasse per tutti - ha puntualizzato Vendrame - siamo approdati al meno servizi e più imposte locali per tutti e soprattutto per i più deboli. Per questo la risposta dei sindaci al decreto in votazione alla Camera domani dovrebbe essere ferma e dura; invece assistiamo allo sfilarsi partigiano dei primi cittadini della Lega e del Pdl, per i quali gli ordini di scuderia sono evidentemente più importanti del mandato che hanno ricevuto dagli elettori dei loro Comuni".
La ricerca mette in evidenza due dati significativi: il taglio e quindi la diminuzione delle risorse finanziarie e la riduzione dell'autonomia finanziaria. La netta flessione di questa seconda corrisponde, in provincia di Treviso a percentuali elevate, con punte di meno 11,6% a Mogliano, -11% a Roncade e - 6% a Treviso."Sugli enti locali - ha attaccato Vendrame - siamo alla farsa.
C'è una legge, che si vorrebbe costituzionale, per la cancellazione delle Province ma si è anche già trovata la via d'uscita: l'ente territoriale intermedio, che il presidente della Provincia di Treviso Muraro ci dice sarà "elettivo". Insomma, ci stanno prendendo in giro: hanno trovato un modo per salvare la casta locale e la sua cortigianeria di consorzi, enti di gestione e partecipazioni partitiche alla multiutilities. Senza tagliare di un euro costi che non sono solo quelli delle strutture burocratiche, ma piuttosto quelli fagocitati dalla politica e dalle sue clientele. La nostra proposta è nettamente alternativa: la Regione svolga nel territorio, attraverso dipartimenti amministrativi e non istituzioni e cariche elettive, i compiti delle Province e si provveda non tanto alle unioni di Comuni, quanto all'accorpamento di quelli più piccoli".
La ricerca dell'Ufficio Studi della Cgil mette infatti in luce come i costi dei municipi cali in maniera più che proporzionale al crescere del numero di cittadini, fino alla soglia dei 30 mila residenti.
Ufficio stampa