Reparti specialistici invasi da pazienti di medicina generale, il Sindacato: "Situazione cronica".
Boom di ricoveri, Bernini: "Gli ospedali scoppiano
ma non di salute".
Il segretario generale della FP CGIL denuncia una situazione allo stremo, soprattutto per i
lavoratori, e punta il dito sulle responsabilità della Regione.
"Il boom di afflussi ai Pronto Soccorso della Marca e l'aumento dei ricoveri, in particolare per
tutte quelle patologie che interessano le aree mediche, stanno portando allo "stress"
organizzativo e gestionale le strutture ospedaliere del territorio".
"Per garantire ricovero, assistenza e cura ai cittadini che si rivolgono alle strutture ospedaliere,
molti dei quali anziani, le Direzioni delle tre Ulss trevigiane stanno saturando i posti letto dei
reparti di degenza delle chirurgie e delle specialità con pazienti dell'area medica spiega il
segretario generale FP CGIL di Treviso - con tutte le conseguenze che ne derivano per gli aspetti
organizzativi, di lavoro e di servizio offerto.
Per assicurare la prima domanda di salute, peraltro,
si sta spremendo oltre i limiti il personale medico, infermieristico e di supporto alle attività
sanitarie, che in una situazione ordinaria già precaria si sta facendo carico dell'emergenza
rientrando dai riposi, saltando ferie e con orari di lavoro ben oltre le 36 ore settimanali".
"Dentro questo quadro che fine ha fatto la tanto decantata programmazione regionale? si
domanda Bernini - a distanza di due anni nessuna struttura intermedia è stata attivata sul
territorio, nessun accordo è stato fatto con i medici di medicina generale, nessun intervento
riorganizzativo sta andando avanti.
Detto in altri termini, gli annunci spot, che nulla hanno a che
vedere con la realtà dei fatti, restano lettera morta.