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LETTERA AL DIRETTORE

Comunicati Segreteria - 03/10/2012

Gentile direttore,
nel baillame provocato dalle notizie relative ai privilegi della politica locale, degli sprechi e degli scandali, ci sono atteggiamenti, dichiarazioni e prese di posizione che finiscono per produrre l'effetto di spostare l'attenzione della pubblica opinione dal problema in quanto tale ad una sorta di classifica dei virtuosi e dei viziosi che annacqua le responsabilità e getta una cortina di fumo tra noi e la soluzione del problema.
Mi riferisco in particolare ad alcune dichiarazioni del presidente della Regione Veneto Luca Zaia la cui principale preoccupazione sembra essere quella di sottolineare come ci sia da star contenti del fatto che, in valore assoluto, gli "sprechi" del Veneto sono di molto inferiori agli sprechi che si consumano altrove.

Al Governatore mi permetto di far osservare che il punto non sono i numeri assoluti, ma la sostanza: i forfait ai consiglieri, per quanto possono essere legittimi su un piano di rispetto delle norme, il privilegio di non pagare le autostrade o i parcheggi, gli emolumenti da svariate migliaia di euro al mese, coniugate con le varie indennità e i vitalizi, sono un ferita alla decenza, al buon senso, al buon uso del denaro pubblico. Lo sono in senso assoluto ma ancora di più di fronte alla platea dei lavoratori sempre più in difficoltà, dei pensionati alle prese con redditi che fanno arrivare alla terza settimana, alle migliaia di cassaintegrati, ai senza lavoro e senza speranza. Quell'aristocrazia partitocratica che approva e legifera per sé stessa è tanto più odiosa quanto alla società civile viene chiesto di tirare la cinghia, di pagare più tasse, di pagare più ticket, rette più alte gli asili, buoni pasti sempre più costosi per le mense scolastiche.

Il Governatore Zaia non può intiepidire la faccenda dicendo che in Veneto si spreca di meno ma fare, non solo annunciare, qualche cosa di concreto. Se questa politica saprà mettersi dalla parte della gente, se gli sprechi - che non sono un reato ma una offesa morale - verranno cancellati, se del denaro pubblico si farà un uso responsabile in favore dei servizi e delle prestazioni ai cittadini del Veneto, trovando maggiori risorse cominciando a tagliare i privilegi, Zaia può essere sicuro di avere dalla sua i lavoratori, i pensionati, i giovani, i precari, i senza lavoro e i cassa integrati.
Avrà, certamente, il sostegno del sindacato se saprà compiere quella grande pulizia che non deve sanare irregolarità normative ma cancellare lo status di intoccabili cittadini di serie A - loro sì veramente garantiti, altro che articolo 18 - che dall'alto del loro essere benestanti grazie alla politica guardano il mondo reale attraverso le lenti distorte di chi non può capire, non può immaginare, non riesce ad immedesimarsi nelle condizioni di vita reali. Cioè le condizioni quotidiane di quelli che non possono approvare leggi regionali e regolamenti per farsi più ricchi.

Alle forze politiche tutte va doverosamente fatta una raccomandazione: con la stessa velocità e solerzia con cui state certificando in questi giorni i vostri bilanci da mettere online, come se la trasparenza sui privilegi fosse una attenuante, andate in consiglio a legiferare per ristabilire la decenza.
Ovvero mettete nero su bianco l'unica condizione alla quale un cittadino può tornare ad avere una minima fiducia se non nel politico di turno, o in questo o quel partito, quantomeno nella politica. La vera antipolitica siete voi: e per batterla non serve ingegnarsi a mettere una diga al grillismo, basterebbe che tornaste tutti con i piedi per terra.

Paolino Barbiero segretario generale Cgil provinciale Treviso