Gentile direttore,
nel baillame provocato dalle notizie relative ai privilegi della politica locale, degli sprechi e degli scandali, ci sono atteggiamenti, dichiarazioni e prese di posizione che finiscono per produrre l'effetto di spostare
l'attenzione della pubblica opinione dal problema in quanto tale ad una sorta di classifica dei virtuosi e dei viziosi
che annacqua le responsabilità e getta una cortina di fumo tra noi e la soluzione del problema.
Mi riferisco in particolare ad alcune dichiarazioni del presidente della Regione Veneto Luca Zaia la cui principale preoccupazione sembra essere quella di sottolineare come ci sia da star contenti del fatto che, in valore assoluto, gli "sprechi" del Veneto sono di molto inferiori agli sprechi che si consumano altrove.
Il Governatore Zaia non può intiepidire la faccenda dicendo che in Veneto si spreca di meno ma fare, non solo annunciare, qualche cosa di concreto. Se questa politica saprà mettersi dalla parte della gente, se gli sprechi - che non sono un reato ma una offesa morale - verranno cancellati, se del denaro pubblico si farà un uso responsabile in favore dei servizi e delle prestazioni ai cittadini del Veneto, trovando maggiori risorse cominciando a tagliare i privilegi, Zaia può essere sicuro di avere dalla sua i lavoratori, i pensionati, i giovani, i precari, i senza lavoro e i cassa integrati.
Avrà, certamente, il sostegno del sindacato se saprà compiere quella grande pulizia che non deve sanare irregolarità normative ma cancellare lo status di intoccabili cittadini di serie A - loro sì veramente garantiti, altro che articolo 18 - che dall'alto del loro essere benestanti grazie alla politica guardano il mondo reale attraverso le lenti distorte di chi non può capire, non può immaginare, non riesce ad immedesimarsi nelle condizioni di vita reali. Cioè le condizioni quotidiane di quelli che non possono approvare leggi regionali e regolamenti per farsi più ricchi.
Paolino Barbiero segretario generale Cgil provinciale Treviso