CGIL: LA CREATIVITÀ, SCELTA STRATEGICA PER IL TERRITORIO.
La ricerca per il "bello" regge anche tra i brevetti depositati alla CCIAA di Treviso.
Barbiero: "Decisione non condivisa col consiglio camerale. Bloccare i finanziamenti al corso di design è un errore. Bisogna investire nella formazione e legarla al tessuto produttivo per attivare la ripresa della pmi della Marca". "Questa è la provincia che della creatività, dell'estetica e del desing ha fatto la propria forza.
Un primato oggi a rischio anche a causa dell'indifferenza e della scarsa lungimiranza espressa proprio da quell'ente camerale, espressione del mondo imprenditoriale trevigiano, che dovrebbe preservarlo.
Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario provinciale della Cgil di Treviso. Anche la ricerca del Cesdoc sul trend dei depositi di marchi e brevetti alla CCIAA di Treviso dimostra, con un incredibile crescita del 33,33% dei disegni e modelli contro il crollo delle invenzioni depositate nel 2010, che nella Marca a tenere ancora banco è la capacità di creare il "bello".
Un fil rouge ha spiegato Barbiero - che lega la ricerca dell'estetica al business e che ha vissuto in questi anni anche dell'esperienza positiva e in crescita del corso di laurea in design della moda, organizzato dallo Iuav di Venezia, e che oggi rischia di essere spazzato via da una decisione avventata e non condivisa col consiglio stesso della Camera di Commercio.
I livelli di eccellenza raggiunti dal corso, che lustro hanno dato anche al nostro ormai allo sbando polo universitario, dovrebbero essere il punto da cui partire per definire una strategia che leghi il mondo dell'istruzione con le strategie di ripresa produttiva nel territorio. Un'esperienza ha dichiarato Barbiero - che non deve essere persa o abbandonata ma rappresenta una ricchezza e un potenziale creativo e imprenditoriale. Il dato dello studio sui brevetti conferma che è proprio la pmi quella che soffre maggiormente della crisi. Ma ancora una volta è proprio su questa realtà che i nostri imprenditori dovrebbero investire nell'affrontare la difficile congiuntura economica. E perché non ripartire dal settore della moda e del desing.
Per questa ragione ha concluso Barbiero in veste di consigliere rappresentante delle sigle sindacali - il 29 aprile, nel corso della prossima seduta del consiglio camerale, si riprenda in considerazione la decisione anche con l'obiettivo di vagliare tutte le soluzioni e le eventuali coperture finanziarie al fine di evitare la chiusura dei corsi. In caso contrario staremo, come Sindacato, dalla parte degli studenti e degli insegnanti, ai quali chiediamo di non subire passivamente questa situazione ma di portare il 6 maggio in Piazza Borsa, in occasione dello sciopero generale, la voce della protesta e del disagio che stanno vivendo.
Ufficio Stampa - HoboCommunication