Campagna nazionale SPI CGIL "Aprite quelle porte". A Treviso il primo convegno regionale.
Welfare territoriale, SPI: "Riorganizziamo le case di riposo".
Paolino Barbiero: "La programmazione socio assistenziale e sanitaria del Veneto è troppo accentrata sulla residenzialità.
Bisogna aprire le case di cura al territorio per offrire un welfare universalistico diffuso"
Grazie al percorso di contrattazione sociale che il Sindacato ha da tempo avviato sul territorio provinciale abbiamo il quadro della situazione in merito ai fabbisogni della popolazione anziana e delle criticità in capo alla filiera del welfare. Filiera che secondo il Sindacato - va rivista trasformando le case di riposo, e non solo nominalmente, in veri centri di servizi così da sviluppare quel welfare universalistico e diffuso che oggi più che mai è messo a repentaglio dai tagli alle risorse e dall'assenza di una seria programmazione del sistema socio sanitario.
"Residenzialità, assistenza domiciliare, medicina di base, servizi sociali, questi secondo il segretario provinciale dello SPI CGIL di Treviso - sono i concetti dai quali bisogna ricostruire la filiera del settore socio sanitario. Nella Marca solo le strutture accreditate sono 43, praticamente una ogni due comuni, per un totale di 4.149 posti letto, dove la retta si aggira tra i 48 e i 60 euro giornalieri per ospite; alle quali si aggiungono le strutture private non accreditate, dove la retta si aggira tra i 62 e i 92 euro al giorno. Un prezioso patrimonio economico e professionale che non deve andare perso ha spiegato Barbiero - ma che va valorizzato "aprendo" le case di riposo ai bisogni delle nostre comunità locali. Un raccordo col territorio che deve andare di pari passo all'abbattimento delle differenze tra queste realtà. È anche questo lo sforzo che chiediamo alle Istituzioni: trovare soluzioni omogenee per garantire ai cittadini parità dei servizi e di trattamento economico. In altre parole: metodi di lavoro di qualità, più trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche, economie di scala".
"Prenderemo i bilanci in mano ha continuato Barbiero - gli studieremo, confronteremo costi e ricavi delle strutture, nelle loro diverse dimensioni, per capire dove è possibile intervenire per migliorare la qualità della risposta al bisogno assistenziale, dove si annidano gli sprechi al fine di reperire risorse da destinare in particolare alla domiciliarità e all'ampliamento dei servizi territoriali". "Questa ha concluso Barbiero - è la posizione de Sindacato e le richieste che porteremo all'attenzione dell'assessore Sernagiotto, sia nelle sedi istituzionali che al confronto pubblico fissato per il 16 ottobre prossimo alle ore 21:00 a TV7 Triveneta".
Al convegno sono intervenuti:Ufficio Stampa HoboCommunication
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