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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 12/04/2013

Il lavoro contro l'illegalità.
Le proposte della CGIL per l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.
Contro l'infiltrazione mafiosa in Veneto serve contrastare l'illegalità, il lavoro nero e l'evasione.
Lunedì 15 aprile 2013
dalle ore 10:00 alle ore 13:00
Auditorium CGIL – Via Dandolo 8, Treviso

"Combattere l'illegalità significa prima di tutto aggredire i patrimoni della criminalità organizzata, restituirli alla collettività e porli alla base della costruzione di nuove relazioni economiche sane e legali, che mettano il lavoro e la dignità delle persone al centro di un nuovo percorso di riscatto civile e sociale. Solo in questo modo si possono gettare le basi per uscire dalla crisi: facendo emergere l'economia sommersa e sconfiggendo la pervasità dell'irregolarità come metodo, dello sfruttamento del lavoro nero e dell'evasione fiscale diffusa".
Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario generale CGIL di Treviso, annunciando l'iniziativa regionale Il lavoro contro l'illegalità, promosso dalla CGIL Veneto, dall'Associazione Libera contro la mafia, e dalla Coop Adriatica, in programma per lunedì 15 aprile, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, presso l'Auditorium della Cgil in via Dandolo a Treviso.

"Da queste considerazioni nasce l'idea della CGIL di proporre un Piano di intervento per il riuso sociale delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità mafiosa. Queste ultime oltre ad essere l'emblema della lotta dello Stato contro l'illegalità nel nostro tessuto produttivo, rappresentano oggi più che mai una opportunità concreta di lavoro che non può essere sprecata. La proposta del Sindacato – ha aggiunto il segretario generale di Treviso - individua un complesso di strumenti a sostegno delle imprese che decidono di avviare un percorso di emersione alla legalità, come nel caso delle aziende sequestrate e confiscate.

"Quanto è necessario e doveroso condurre una serrata lotta alle infiltrazioni mafiose, alla criminalità, ma anche all'irregolarità e all'evasione ed elusione fiscale, alla pari bisogna che la legalità sia sostenuta con gesti concreti e non solo a parole. Spesso – ha continuato Vendrame - nelle aziende gestite dal malaffare sono calpestati i più elementari diritti dei lavoratori, a partire dalla norme per la tutela della salute e della sicurezza. Ma anche l'evasione fiscale molto spesso si accompagna a casi di sfruttamento del lavoro, di lavoro nero, di irregolarità contrattuali".

"I lavoratori e le lavoratrici, infatti, sono sempre parte lesa, pagano colpe non loro, e in particolare nel momento in cui il datore di lavoro viene colpito da un sequestro e da confisca. Per questo va reintrodotto l'accesso agli ammortizzatori che la recente riforma Fornero ha cancellato per i lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate. La CGIL – ha precisato Vendrame - è convinta che sia fondamentale, invece, rafforzare l'accesso agli ammortizzatori per questa tipologia di lavoratori".

"È arrivato il tempo di chiudere, in termini più generali, il cerchio della furbizia, della corruzione e dell'illegalità come metodo per trarre vantaggio a spese della collettività – ha concluso Vendrame – è l'ora, invece, di dichiarare con chiarezza e praticare con fermezza il principio della legalità per tutti. Nessun rilancio economico e sociale sarà possibile senza porre fine alla cultura distorta dell'evasione e del lavoro nero che alimenta il circuito dell'economia sommersa e dell'organizzazioni mafiose".

Introduce:
Giacomo Vendrame – Segretario generale CGIL Treviso
Presiede:
Danilo Toccane – Segretario SPI CGIL Veneto
Ne discutono:
don Luigi Tellatin - Libera Veneto
Nello Zerillo – Nero e non solo Caserta
Felice Casson – Senatore PD
Giuseppe De Maio – Colonnello GdF Treviso
Monica Zornetta – Scrittrice e saggista
Emilio Viafora – Segretario generale CGIL Veneto
Al termine dell'incontro verrà offerto un rinfresco con i prodotti Libera Terra provenienti dai territori confiscati alla mafia.