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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 28/03/2013

La CGIL di Treviso al raduno della Comunità Senegalese di sabato 30 marzo 2013 a Conegliano.
Integrazione, CGIL: "Impegno senza sosta e senza confini".

Il segretario generale CGIL di Treviso, Giacomo Vendrame: "Quotidianamente a contatto con i lavoratori e i residenti nella Marca, oggi più che mai scopriamo che problemi e preoccupazioni degli stranieri e delle famiglie trevigiane sono simili, in primis il lavoro. Anche da questo bisogno comune nasca un forte senso di solidarietà che ci permetta di superare insieme la crisi economica e occupazionale".

"Bisogna continuare a puntare all'integrazione ed instaurare, sostenere e incoraggiare i processi di confronto e di dialogo con le comunità di migranti che risiedono nel nostro territorio, delle quali quella senegalese è una tra le più rilevanti". Lo ha affermato Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, annunciando la partecipazione del Sindacato all'incontro della comunità senegalese, che avrà luogo sabato 30 marzo allo Zoppas Arena di Conegliano. In rappresentanza della CGIL trevigiana sarà presente Paolino Barbiero, segretario generale dello SPI CGIL di Treviso.

"Facilitare l'integrazione, capire usi e costumi diversi ed evitare scontri di convivenza é un obiettivo che va oltre i confini comunali e deve vedere l'impegno sia le nostre Amministrazioni sia delle forze sociali – ha detto il segretario generale CGIL di Treviso – nella Marca risiedono oltre centomila cittadini stranieri, circa l'11% della popolazione e pari al 20% del totale regionale. La comunità senegalese è tra le dieci più numerose, conta infatti più di 3mila persone per lo più residenti nella area del coneglianese, che, dopo il capoluogo, registra con 35mila presenze la più alta percentuale di stranieri residenti".

"Vivendo quotidianamente a contatto con i problemi degli extracomunitari – continua Vendrame - possiamo evidenziare come oggi non siano poi così distanti le preoccupazioni e le difficoltà che sono costrette ad affrontare le famiglie di migranti e quelle trevigiane, sebbene più pesanti e maggiori, e con quella spada di Damocle che per loro rappresenta il permesso di soggiorno. In una situazione di crisi economica e occupazionale grave combattere la diffidenza e promuovere la solidarietà è fondamentale. Che nella Marca vi siano eventi come il raduno europeo dei senegalesi è il naturale evolversi della capacità ricettiva della nostra comunità trevigiana nei confronti delle altre etnie. Una società, la nostra, sempre più multiculturale, che conta ben 148 diverse nazionalità. Un mosaico molto ampio di popoli, sebbene alcune di esse hanno un peso modestissimo con presenze inferiori alle 100 unità. Comunità che contano diversi uomini e donne, oltre a giovani e bambini nati in Italia e che, grazie alla scuola, sono parte integrante del nostro territorio portando con sé un bagaglio culturale che lo arricchisce".

"Il fenomeno immigrazione è cambiato molto dall'inizio degli anni '90 a oggi, ed è bene che si apra una riflessione su tale cambiamento.
Infatti, sebbene il flusso demografico in entrata, a causa della crisi, sia progressivamente rallentato negli ultimi tre anni, e sia parimenti cresciuto quello degli italiani che espatriano, pare chiaro che la possibilità di mantenere gli attuali livelli di vita è legata anche alla presenza degli immigrati. Tutte le proiezioni statistiche – ha sottolineato Vendrame - confermano che senza il contributo dei cittadini stranieri, in termini di lavoro, di fiscalità e contribuzione, di fruizione del welfare territoriale, la provincia di Treviso è destinata, in pochi anni, non solo ad un progressivo invecchiamento e una progressiva diminuzione dei propri abitanti, ma ad un'ulteriore impoverimento economico, sociale e culturale. Ci auguriamo – ha aggiunto Vendrame – che da quello che oggi è il grande bisogno comune, il lavoro, nasca un forte senso di solidarietà che ci permetta di superare insieme la crisi economica e occupazionale".

"Per questa ragione accettiamo con grande piacere l'invito rivolto al Sindacato dalla comunità senegalese e parteciperemo a questo incontro di popolo con grande entusiasmo – ha concluso Vendrame – essendo la CGIL promotore dell'inclusione, della solidarietà e dei diritti dei lavoratori e dei cittadini di oggi e di domani".