Hackeraggio sul server della Cgil, inviate decine di lettere spam.
Email deliranti firmate dal segretario, ma è furto di identità.
Nelle missive insulti alle donne e al sindacato.
Barbiero: "I contenuti sono privi di senso evidentemente opera di una persona poco lucida. Abbiamo sporto denuncia".
Email deliranti, con frasi sconnesse e prive di senso, firmate apparentemente dal segretario generale della Cgil provinciale Paolino Barbiero e inviate come spam da un indirizzo riconducibile al server della Camera del Lavoro di Treviso.
A rendere pubblico questo attacco alla rete internet della Cgil provinciale è stato oggi lo stesso Barbiero, che ha annunciato una denuncia alla Polizia Postale (competente per i reati telematici) che contempli anche il furto di identità.
"Si poteva pensare ad un gesto insulso finalizzato a creare tensione all'interno della struttura sindacale ha detto il segretario della Cgil provinciale ma il contenuto delirante porta piuttosto ad attribuire il fatto ad una persona evidentemente poco lucida. Resta grave il fatto che le mail vengano inviate da una estensione (cgiltreviso.it n.d.r.) che rimanda al nostro sistema web".
Secondo le prime indicazioni si tratterebbe di una intrusione dall'esterno, con attività di hackeraggio sul sistema della Cgil portato da un altro server. "Ci sentiamo invece di escludere almeno in questa fase ha sottolineato Barbiero una azione condotta da un interno".
I testi della mail, oltre a riportare passaggi di alcuni comunicati stampa, hanno contenuti insultanti nei confronti dei lavoratori migranti, del sindacato e delle donne.
"Ora ha concluso Barbiero lasceremo spazio alle indagini che seguiranno la nostra denuncia".
Paolino Barbiero, Segretario generale Cgil provinciale Treviso