Nicola Atalmi: "Cerchiamo di intensificare la campagna informativa e formativa con l'ente bilaterale e di vigilanza".
Morti in agricoltura, Atalmi: "Si faccia cultura della sicurezza".
Il Dipartimento Salute e Sicurezza della CGIL provinciale rileva che in agricoltura l'incidenza più alta di infortuni, spesso mortali, nella nostra provincia si trova soprattutto nella categoria dei coltivatori diretti e imprenditori agricoli part-time età avanzata.
"I dati dell'Inail ci dicono che l'incidenza più alta di infortuni, spesso mortali, in agricoltura nella nostra provincia si trova soprattutto nella categoria dei coltivatori diretti e imprenditori agricoli part-time di età avanzata". A rilevarlo è Nicola Atalmi, membro della segreteria provinciale CGIL di Treviso e del Dipartimento Salute e Sicurezza. "L'incidente che ha ucciso sui campi a Castello di Godego Giovanni Zordan di 64 anni, travolto dal suo trattore, è solo l'ultima delle morti sul lavoro che insanguinano la nostra agricoltura".
"Si tratta di una tipologia di lavoratori spesso non raggiunti da una adeguata formazione ed informazione circa le necessarie misure e dotazioni di sicurezza ha spiegato l'esponente della CGIL trevigiana - vi è inoltre il problema delle responsabilità penali che ricadono sui proprietari delle macchine agricole non a norma quando queste vengono utilizzate dai famigliari, prestate o informalmente noleggiate tra vicini".
"Serve un impegno congiunto delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria, che sono riunite nell'Ente Bilaterale Ebat costituito appositamente per promuovere la sicurezza nel comparto agroforestale, per intensificare la campagna formativa rivolta specificatamente ai coltivatori diretti adulti ed anziani costruita con la collaborazione con gli enti di vigilanza preposti. Infatti ha concluso Nicola Atalmi - dal 2012 si stanno tenendo delle serate, nei comuni che lo richiedono, a cui partecipano come relatori della Provincia e tecnici Spisal e dell'Ebat".