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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 22/10/2012

SPI CGIL, Barbiero: "Si mandi a casa l'assessore regionale e di seguito se non sa vincere la partita si dimetta anche il Governatore".
Tempi della Sanità, CGIL: "Zaia fa solo propaganda"
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Giacomo Vendrame: "Questo è un atteggiamento irresponsabile. È la Regione a disporre le norme alle quali si attengono le Uls. Per migliorare la situazione apra un tavolo di concertazione per ripensare il sistema socio-sanitario e assistenziale regionale nella sua totalità, dando una risposta vera sul territorio ai bisogni dei cittadini".

"Vaneggiamenti. Quella di Zaia è una posizione da irresponsabile: le regole applicate dalle Uls del Veneto sono varate dalla Regione.
Se vuole fare qualcosa per migliorare il servizio erogato sul territorio avvii subito una concertazione in merito alla gestione del sistema socio-sanitario". Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario generale della CGIL di Treviso, ribadendo la posizione del Sindacato, già avanzata dalla segreteria provinciale della FP CGIL, in merito alle "desolanti parole" del Governatore del Veneto, Luca Zaia, sui tempi della sanità.

"Atteggiamento inaudito e irresponsabile che odora già di campagna elettorale e alimenta la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni e il servizio pubblico. Certo che tempi d'attesa lunghi sono un crimine – ha tuonato il nuovo leader della CGIL della Marca - ma il mandante di questo delitto civile è proprio la Regione che dispone le norme applicate dalle aziende sanitarie. Scagliarsi contro i direttori delle Uls e parlare di inefficienza quando si è i detentori della funzione sanitaria è incoerente. Uls e dipendenti fanno, infatti, di tutto per erogare un servizio puntuale, se c'è una carenza di macchinari o di personale è causa delle decisioni della Regione, dei tagli che da anni colpiscono il sistema socio-sanitario, del blocco delle assunzioni, e delle ultime manovre di contenimento dei costi varate dall'Esecutivo che hanno impoverito le nostre realtà locali".

"Allora se Zaia vuole risolvere i problemi del Veneto non faccia tanta propaganda – ha continuato Vendrame - ma disponga un tavolo di concertazione con le istituzioni, le Uls, le parti sociali e le associazioni di volontariato in merito alla gestione del sistema socio-sanitario e assistenziale. E lo faccia partendo proprio dal riformulare quelle direttive che causano questi esasperanti tempi d'attesa, dall'elaborare Piani di zona che diano risposta ai bisogni sanitari e assistenziali dei cittadini sul territorio, migliorando le sinergie e facendo sistema tra i vari enti locali, aziende sanitarie, case di cura, centri diurni, centri di servizi, medici di base".

Alle parole del segretario generale si aggiungono quelle di Paolino Barbiero, segretario provinciale dello SPI CGIL di Treviso "La prima testa a cadere dovrebbe essere proprio quella dell'assessore regionale e di seguito, se non risolve davvero i problemi aperti, dovrebbe dimettersi il Presidente. Se la politica non riesce a garantire l'efficienza dei servizi pubblici fondamentali rivolti ai cittadini – ha concluso Barbiero – allora non ci si può indignare ad ogni fatto di mala gestione, perché è proprio la politica stessa che continua a lottizzare e si preoccupa più delle poltrone e di mantenere in piedi il proprio sistema di potere piuttosto che lavorare da bravi amministratori per il bene comune".

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