Gentile Direttore,
il Sindacato dei Pensionati della Marca vuole indicare la via giusta verso il rinnovamento:
quella dell'alternanza di governo, del buon senso e non della contestazione fine a se stessa.
Questa è l'occasione da non perdere per eliminare gli errori commessi dal centrodestra, dai governi Bossi-Berlusconi e dai tecnici di Monti.
L'obiettivo comune deve essere ridare voce ai cittadini e alla fascia
debole della società bisogna, far vincere la legalità sul malaffare e sulla corruzione, sull'evasione fiscale e sullo sfruttamento del lavoro.
Inoltre, chiediamo a chi si candida di assicurare qualità e accessibilità della Sanità Pubblica, trovando le risorse necessarie alla diminuzione della compartecipazione alla spesa per i redditi più bassi, anche attraverso i processi di aggregazione tra gli Enti territoriali ed intervenendo radicalmente sulle sacche di inefficienza e sui costi della politica locale, che ancora troppo pesano sui bilanci della Pubblica Amministrazione. Ma allo stesso tempo investire sulla classe dirigente e sul lavoro, premiando i tanti imprenditori onesti e capaci, quelli che non chiedono gli interventi della politica, e che le tasse le pagano regolarmente.
Sul territorio trevigiano lo SPI, infatti, continuerà a lottare, anche insieme ai politici che sostengono queste nostre posizioni, per il risanamento e il rilancio anche del tessuto produttivo e per la sostenibilità ambientale e sociale della nostra economia, per sostenere le fasce deboli della società sul fronte del contenimento di bollette e tariffe.Ci auguriamo che fallito il berlusconismo e il federalismo di facciata, la logica del padrone e quella militarista, il rigore esasperato e il sindacalismo condiscendente, contrastando il personalismo e l'antipolitica, si apra una nuova primavera della Politica italiana. Noi crediamo che si possa veramente inaugurare questa stagione di rinascita, civile e culturale, economica e sociale. E lo si possa fare solo attraverso la democrazia e l'alternanza di governo. "La CGIL ti indica la via giusta" si legge su un vecchio manifesto del '53; nulla di più vero: oggi questa via noi con forza la suggeriamo ai nostri iscritti, ai lavoratori, ai pensionati e a tutti i trevigiani.