Spi Cgil: serve una vera riforma del sistema e subito i finanziamenti per la Non autosufficienza.
Cgil: ripristinare l'addizionale Irpef a sostegno della sanità veneta.
Barbiero-Improta: "Non si tocchino i patrimoni della Ipab. Sia la politica ad intervenire sui casi di mala gestione, senza togliere la linfa vitale che ancora riesce a sostenere il volontariato e, come l'Israa di Treviso, a garantire il sistema assistenziale nel territorio".
"Toccare i patrimoni delle Ipab del Veneto è una mossa scellerata, che manca di una seria e ponderata riflessione sul sistema socio sanitario e assistenziale della nostra regione nel suo complesso. Se mancano i fondi necessari si ripristini l'addizionale regionale per i redditi superiori ai 29mila euro." Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario provinciale della Cgil di Treviso, criticando la riforma delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza annunciata dall'assessore regionale ai Servizi Sociali.
"Ad oggi sul problema del reperimento delle risorse c'è il rifinanziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza. Questione grave, - ha spiegato il segretario provinciale della Cgil di Treviso - alla quale il sindacato ha sempre dato importanza e fatto sentire la propria voce. Ma non è sicuramente sottraendo alle Ipab venete il loro patrimonio che si potranno trovare i finanziamenti necessari per far andare avanti la macchina."
"Ragionare allora su una seria riforma della nostra sanità per dare una risposta strutturale alle esigenze dei cittadini e degli utenti del sistema assistenziale diventa una priorità. Ma ha aggiunto Barbiero - con operazioni di cassa come questa, solo camuffata da riforma, non si persegue tale obiettivo. Infatti, trasferire alla Regione il patrimonio delle Ipab, frutto di lasciti, donazioni e beneficienze private mina la loro stessa sopravvivenza ed esaurisce quella linfa vitale che riesce oggi a sostenere il volontariato e a garantire un capillare sistema assistenziale nel territorio. Se in Veneto esistono casi di mala gestione riguardante queste realtà assistenziale, vanno identificati e gli amministratori locali, a tutti i livelli, facciano il proprio lavoro per appianare tali situazioni. Questa ha precisato Barbiero - è la forma di responsabilità che bisogna mettere in atto, non sicuramente privando quelle strutture d'eccellenza, come il caso dell'Israa di Treviso, che continuano ad erogare un servizio impeccabile agli utenti ed alla comunità."
"L'Israa della Marca ha sottolineato Italo Improta, responsabile delle politiche socio-sanitarie dello Spi Cgil di Treviso - è difatti un esempio di buona amministrazione, nel 2009 ha consegnato il premio europeo della rete Elisan e della Fondazione Médéric Alzheimer per il progetto innovativo presentato sul tema del "vivere con e nonostante la malattia d'Alzheimer". Ed è anche grazie ai lasciti dei privati che riesce ancora a produrre ricerca, in un momento in cui quest'attività è relegata all'ultimo posto."
"Togliere risorse a chi è virtuoso ha continuato Barbiero - per ridistribuirle va contro quella logica federalista e autonomista che il nostro governo regionale ci predica quotidianamente. Se c'è uno spreco di capitali bisogna affrontare la questione lì dove c'è il problema. Ma oggi l'urgenza è anche quella di reperire i fondi, venuti meno anche a causa dell'abolizione dell'addizionale regionale Irpef, operata dal dimissionario Galan nel 2009. Ripristinare l'addizionale, almeno per i redditi superiori ai 29mila euro è un atto doveroso, una sorta d'imposta di scopo per finanziare il Fondo regionale per la Non autosufficienza e a sostegno della nostra sanità, senza dover toccare parti importanti del nostro sistema come le Ipab."
"Che l'assessore regionale ha concluso Barbiero - assolva il suo ruolo proponendo riforme strutturali serie, condivise con le parti sociali, in un'ottica di welfare sostenibile e diffuso, al servizio dei cittadini e soprattutto di chi ha più bisogno."
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