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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 31/05/2013

Cgil Cisl e Uil, 1° giugno 2013 a Vicenza. I dati della crisi occupazionale della Marca CGIL, manifestiamo per il lavoro.
La Regione dia risposte.

Giacomo Vendrame: "Rilanciare l'azione sindacale confederale anche a livello regionale per affrontare insieme i problemi nati dalla crisi e dalla mancanza di politiche di ripresa che sviluppino il sistema produttivo e mettano a riparo i redditi di lavoratori e pensionati".

Con una rappresentanza di 1.500 trevigiani, che stanno diventando ancora di più in questi giorni, siamo pronti alla manifestazione indetta da Cgil Cisl e Uil del Veneto per dare priorità al lavoro, alle libertà sindacali e dare spinta all'azione unitaria di confronto per chiedere al Governo centrale e alle amministrazioni locali, a partire dalla Regione Veneto, impegni e provvedimenti per il lavoro e la crescita, e una maggiore attenzione alle politiche sociali".
Lo ha detto oggi Giacomo Vendrame, segretario provinciale della Cgil di Treviso, annunciando l'importante presenza della Cgil della Marca alla manifestazione veneta "Il Lavoro è il futuro", che avrà luogo sabato 1° giugno in Piazza dei Signori a Vicenza.

La Cgil ha mobilitato i territori della Marca, invitando iscritti, lavoratori e pensionati a partecipare numerosi all'iniziativa.
La sola Cgil di Treviso ha predisposto 8 pullman in partenza dalla nostra provincia:
- dalla zona di Vittorio Veneto partenza alle ore 7:15 dal piazzale ex-coop di Vittorio Veneto, con fermata in zona industriale;
- dal coneglianese partenza alle ore 6:45 in località Stadio a Pieve di Soligo e successivamente fermata alle 7:15 a Conegliano sede Cgil;
- dall'Opitergino Mottense partenza alle ore 6:30 dalla sede Cgil di Motta di Livenza, fermata davanti alla stazione dei Treni di Oderzo e delle corriere di Ponte di Piave;
- da Montebelluna partenza alle ore 7:00 fronte stadio (davanti al negozio Beps);
- da Castelfranco partenza alle ore 7:00 alla sede Cgil;
- dalla zona di Treviso partenza ore 7:00 dal parcheggio Emisfero a Silea.
Ma molti trevigiani si sono organizzati con trasporto ferroviario e con mezzi propri. Il raduno è previsto alle ore 9:00 in Viale Roma. Il corteo sfilerà poi per le strade del centro storico sino a raggiungere piazza dei Signori dove, dalle 10.30, prenderanno la parola i rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati.

Con questa iniziativa, non solo vogliamo rilanciare un'azione unitaria per rispondere ai problemi della crisi - ha dichiarato il segretario generale Cgil di Treviso - ma confrontarci con chi ci governa, a livello nazionale, regionale e locale.
I lavoratori e i pensionati anche nel trevigiano stanno pagando un duro prezzo a causa della crisi e dell'immobilità della politica". Ha evidenziato Giacomo Vendrame nell'illustrare i dati della Provincia di Treviso sulla disoccupazione e Cig. "Dall'inizio della crisi – ha spiegato il segretario – sono andati persi 20mila posti di lavoro. Nel 2012, il saldo tra assunzioni e cessazioni è risultato negativo per 4.752 posizioni di lavoro dipendente. Ciò significa che la crisi si è ulteriormente inasprita. Sul fronte della cassa integrazione - ha poi aggiunto Vendrame - nei primi cinque mesi del 2013 sono state autorizzate 1milioni e 800mila ore, molte di più di quelle dello stesso periodo dello scorso anno quando erano 1milioni 300mila. Da non dimenticare, infine, gli oltre 10mila lavoratori, appartenenti soprattutto alla piccola impresa, che attendono il pagamento della cassa o della mobilità in deroga. Non va meglio la situazione di 100mila pensionati trevigiani che vivono con un reddito al di sotto dei mille euro lordi al mese.

Treviso, nonostante i dati poco confortanti descritti sopra, presenta dei punti di eccellenza, come ha ricordato Vendrame.
"La nostra provincia ha una produzione variegata, che coinvolge sia l'industria, l'artigianato e il terziario con grande vitalità ma che oggi deve rinnovarsi per affrontare le sfide dei mercati e della crisi. Tra i fattori di debolezza, invece, figurano: l'elevato costo del debito pubblico, l'evasione fiscale, la mancanza di fiducia tra cittadini e istituzioni, l'incremento della pressione fiscale, la riduzione dei prestiti da parte delle banche, la mancanza di politiche industriali. Ha continuato il segretario Cgil - per uscire dalla crisi bisogna puntare al rilancio del manifatturiero, all'integrazione tra industria e terziario, al turismo, alla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, all'innovazione e energie rinnovabili. In un momento di profonda trasformazione del sistema economico territoriale servono indirizzi chiari in termine di politiche di prospettiva per rigenerare il tessuto produttivo. Ed è questo l'impegno che chiediamo unitariamente alla Regione Veneto".

Vendrame ha infine ricordato il tema della disoccupazione giovanile e femminile e della precarietà, per il quale "occorre trovare una soluzione condivisa tra sistema produttivo ed economico e sfera sociale".
Altro tema caldo di cui si stanno occupando Cgil, Cisl e Uil è quello delle politiche sociali. Esso non comprende solo gli ammortizzatori sociali, ma anche l'ambito socio-sanitario, quello della non autosufficienza, dell'assistenza domiciliare e del contrasto alla povertà, tutti argomenti che richiedono il coinvolgimento delle amministrazioni locali per la tenuta del tessuto sociale.