Immagine di copertina

LETTERA AGLI AMMINISTRATORI

Comunicati Segreteria - 20/11/2013

AI Sindaci
Agli Assessori al Sociale
Ai Consiglieri Comunali

Con pochissima pubblicità la Regione Veneto il 15 ottobre u.s. ha deliberato un finanziamento a favore dei Comuni per affrontare le "situazioni di disagio sociale" che in questo periodo sono particolarmente pesanti per tanti cittadini.
Il contributo può essere richiesto, da persone e nuclei familiari con reddito ISEE di 16.000,00 euro, per far fronte a spese mediche di qualsiasi tipo riguardanti il nucleo familiare, con esclusione degli interventi di chirurgia plastica non conseguenti a traumi e/o incidenti stradali o comunque non necessari per la cura di una specifica patologia; per l'acquisto di dispositivi medici; per il pagamento di bollette per la fornitura di acqua, luce e gas; per tutte le altre necessità economiche individuate dai Comuni per particolari condizioni di difficoltà.

I cittadini possono richiedere il contributo entro il termine perentorio delle ore 12:00 del 21 novembre 2013, compilando ed inviando richiesta via web ovvero potranno recarsi al Comune di residenza dove saranno assistiti nella compilazione della domanda. Se fatta richiesta via web, dovranno poi recarsi comunque al Comune di residenza con il numero identificativo della domanda ricevuto dalla procedura web e dovranno portare copia di tutta la documentazione che da titolo al contributo e previsti al paragrafo 4 del Bando.

Se con questo finanziamento l'intento è rivolgere una particolare attenzione all'impoverimento delle nostre famiglie, sostenendo le Amministrazioni Comunali nel dare risposte efficaci e tempestive ai bisogni emergenti di chi vive in uno stato di necessità ed è oggi costretto a sacrificare spese indispensabili, ci risultano incomprensibili le ragioni per le quali tale bando, pari a 1.960.000 euro per un massimo di contributo di 2mila euro, non è stato dovutamente pubblicizzato e perché venga tenuto aperto solo per un così breve periodo.
Un tempo di appena un mese che non permette neppure ai Comuni, specialmente quelli di piccole dimensioni, di organizzarsi, essendo, secondo il principio di sussidiarietà, i titolari dell'istruttoria per l'individuazione dei beneficiari. Comuni che ad oggi non hanno neppure le informazioni necessarie per procedere alle pratiche.

La grave situazione economica e il relativo aumento della disoccupazione, sommati al blocco della rivalutazione delle pensioni, ferme da tre anni, hanno determinato un drastico crollo del reddito, facendo crescere in misura esponenziale le richieste di protezione sociale. Infatti, sono già centinaia i cittadini che, messi al corrente dell'opportunità, anche grazie agli interventi del Sindacato sugli organi di informazione, si sono rivolti alle sedi della CGIL e dello SPI. Inoltre, per le famiglie in difficoltà il raccogliere la necessaria documentazione e la compilazione della domanda con procedura informatizzata non è cosa banale. Se l'obiettivo è quello di raggiungere una platea di beneficiari la più ampia possibile bisogna allora concedere ai cittadini e ai Comuni più tempo.

Per questa ragione, quali portatori delle istanze e degli interessi dei cittadini e della popolazione anziana trevigiana siamo a chiedere che le Amministrazioni e i Consigli Comunali si facciano promotori con la Regione Veneto della proroga fino a fine gennaio della data di scadenza del bando.
Da canto nostro ribadiamo la disponibilità delle nostre strutture per l'acquisizione dell'ISEE e per consentire a tutti i cittadini di essere pienamente informati. Sarà nostra cura verificare che tutti i Comuni della Marca abbiano attivato la procedura.