Pressione sui Cda e sui Sindaci per estendere il contributo al maggior numero di cittadini.
Sconti sulle bollette: i Sindacati, escluse duemila famiglie.
Barbiero-Lorenzon-Confortin: "È stato tradito l'accordo con i Sindacati: abbassando la soglia Isee a 7500 euro si riduce di un terzo la platea di beneficiari. Si riapra subito il tavolo di trattativa tra Aato, società di gestione e parti sociali per individuare la soluzione economica che consenta la copertura dello sconto sulle tariffe fino a 12 mila euro".
Aato, Ats e Piave Servizi hanno tradito l'accordo siglato con i Sindacati trevigiani per il 2011. Per perseguire il principio che l'acqua è un bene di tutti è indispensabile che la scontistica sulle tariffe raggiunga la più vasta platea di utenti. Lo hanno scritto oggi in una nota i segretari generali di Cgil Cisl e Uil di Treviso, Paolino Barbiero, Franco Lorenzon e Antonio Confortin, denunciando le variazioni apportate dai Cda delle società di gestione per il 2011.
Grazie a impercettibili aumenti nel corso del 2011 di pochi centesimi sulle tariffe il fondo di 50mila euro previsto per il 2010 a titolo di scontistica sulle tariffe sui redditi bassi, ovvero con un Isee fino a 12mila euro, è stato incrementato raggiungendo nel 2011 i 200mila euro, dei quali 100mila provenienti dall'Aato e 50mila da entrambe le società di gestione.
Dopo la prima positiva fase di erogazione del contributo dello scorso anno, l'incremento di disponibilità, secondo i Sindacati, dovrebbe permettere nel 2011, mantenendo il tetto dei 12mila euro, di raggiungere, con uno sconto che si aggira tra i 25 e i 30 euro sulla tariffa, circa 6mila utenti, allargando la platea dei beneficiari. Contrariamente a questa linea Aato, insieme a Ats e Piave Servizi, hanno drasticamente abbassato la soglia Isee per accedere allo sconto a 7500 euro. Una decisione che, sebbene innalzi la quota scontata a circa 40 euro restringe la platea di beneficiari, escludendo dall'agevolazione ben 2000 famiglie.
I Sindacati sottolineano la loro contrarietà verso questa pessima politica di esclusione e al mancato coinvolgimento delle parti sociali al processo decisionale che di fatto straccia l'accordo sottoscritto. Per questa ragione Cgil Cisl e Uil chiedono ai Cda dell'Aato e delle società di gestione, Ats e Piave Servizi, di riaprire quel tavolo di trattativa che varò l'accordo per individuare la soluzione economica che consenta la copertura dello sconto sulle tariffe fino a 12 mila euro.
In questi giorni Cgil Cisl e Uil hanno raccolto un gran numero di proteste da parte di pensionati, di lavoratori cassaintegrati, di disoccupati e di nuclei famigliari con redditi bassi e in difficoltà economiche. Per questa ragione hanno concluso i tre segretari generali in caso non si riapra il confronto per riportare da subito il tetto Isee a 12mila euro verranno intraprese iniziative forti di mobilitazione e di pressione nei confronti dei Sindaci e dei consigli comunali che sono gli azionisti delle società di gestione perché pensino innanzitutto agli interessi e al benessere dei propri cittadini.
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