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COMUNICATO STAMPA

Comunicati Segreteria - 15/09/2011

Barbiero: salvare l' infrastruttura armonizzandola con il contesto.
Aeroporto: si faccia subito la conferenza dei servizi
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"Basta con le contrapposizione degli interessi particolari, serve una visione globale, che metta insieme ragioni dello sviluppo e qualità della vita dei cittadini . Gli attacchi al Tar? I giudici amministrativi non sono un comitato".
"Sull'aeroporto sì alla conferenza dei servizi, no agli attacchi alla giustizia amministrativa. Per salvare l'infrastruttura e i posti di lavoro e trovare la quadra con il tessuto urbano serve uno scatto della politica e del sistema economico, se c'è davvero la volontà di fare e non solo di lagnarsi".

Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso, secondo cui, sul nodo Aeroporto di Treviso, "E'urgente uscire dal cul de sac degli interessi contrapposti e arrivare ad una visione globale. Serve una idea grande, che metta insieme le ragioni dei cittadini residenti e il bisogno che questa provincia ha di andare avanti con lo sviluppo. Altrimenti, se si usa il metodo "elettorale" con cui si sta sgovernando il centro storico del capoluogo, finisce che a colpi di comitati e ricorsi al Tar nella Marca muore tutto".
"Detto questo - ha puntualizzato Barbiero - non sono affatto d'accordo con Unindustria: l'attacco al Tar è un colpo sparato sul bersaglio sbagliato. I giudici decidono secondo legge, non sono un comitato. Semmai il presidente Vardanega se la prenda con la politica che non ripulisce la giungla normativa".

Secondo Barbiero " è necessario andare in fondo a questa vicenda, partendo dall'assunto che l'aerostazione di Treviso è costata alla collettività 7 milioni di euro di denaro pubblico, oltre all'investimento privato.

Se sfruttata in maniera corretta ed efficiente risulterebbe fondamentale per l'economia territoriale di questa provincia. D'altra parte è chiaro che vanno tenute in debita considerazione anche le istanze dei cittadini dell'area urbana circostante, non senza essersi chiesti come sia stato possibile concedere autorizzazioni edilizie così a ridosso della pista".

"Dalla giungla dei comitati si passi al governo dei processi - ha concluso il segretario generale della Cgil provinciale - a cominciare dagli interventi di implementazione che servono a rendere l'aeroporto di Treviso non solo più efficiente ma anche maggiormente compatibile con il tessuto urbano circostante, senza scartare piano di riqualificazione dell'area circostante. Chi deve fare gli investimenti li faccia, se c'è la volontà, altrimenti si dica quali sono le intenzioni.

Ben sapendo che l'aerostazione non è solo una infrastruttura funzionale allo sviluppo territoriale di per sé, ma anche una opportunità di occupazione. Quello che noi vogliamo evitare è che si butti via il bambino con l'acqua sporca e per questo intendiamo sollecitare il sindaco Gobbo ad aprire al più presto un tavolo chiarificatore, in cui la politica, a cui spetta governare, assolva fino in fondo al suo compito".

Ufficio Stampa